Non si è tolto il vizio: rossonero beccato al bar, si stava giocando lo stipendio | 25mila euro cash in mano

Calciatore beccato al bar - fonte Pexels - mondosportivo.it
Le ultime dichiarazioni del calciatore hanno sorpreso tutti. Ecco che cosa ha raccontato e perché è scoppiato lo scandalo.
È scoppiato un nuovo scandalo nel mondo del calcio italiano. Un volto legato al Milan, infatti, ha fatto una dichiarazione che è destinata a far discutere ancora una volta tutti gli appassionati in Italia e non solo.
Emergono in questo modo nuovi dettagli a proposito di una vicenda che ha raccolto clamore in tutto il paese. Protagonista delle vicende un giovane calciatore che ha già affrontato un periodo di squalifica per vie delle scommesse, con annessa terapia contro la ludopatia di cui è affetto.
A riportare queste dichiarazioni è stato Il Corriere Torino. E si riaccendono dunque i riflettori sull’ex milanista, oggi un volto importante della squadra del Newcastle Utd.
Stiamo parlando ovviamente di Sandro Tonali. Il centrocampista classe 2000 ha affrontato la squalifica ed è tornato in campo diversi mesi fa. Anche se alcuni stralci presenti nel verbale delle sue dichiarazioni al PM continuano a far discutere.
Sandro Tonali e lo scandalo scommesse
Nel corso delle sue dichiarazioni, Tonali si è anche soffermato su un grosso debito accumulato con gli organizzatori del giro d’affari illecito in cui era coinvolto. Nell’interrogatorio ha così avuto modo di parlare di come aveva provato a saldare i suoi debiti. Ovvero, recandosi in un bar e pagando in contanti, l’unico modo che aveva per poter rimediare ai suoi errori.
“Per saldare il mio debito potevo versare contanti a un tale Tommy, che incontravo all’interno di un bar che si trova a Milano, in zona San Siro. Mi sono recato lì 5/6 volte: versavo circa 20.000/25.000 euro“, aveva infatti dichiarato ai tempi Tonali svelando il retroscena dietro alla sua triste vicenda.

La questione delle sim finte
Tonali ha anche avuto modo di soffermarsi sulle indagini della Guardia di Finanza. E così, gli era stato proposto di usare anche schede sim finte intestate a soggetti stranieri. Era il modo migliore per evitare problemi, anche se alla fine come sappiamo la vicenda è andata a suo sfavore, con la squalifica che lo ha tenuto fuori dal campo diversi mesi.
Ora, per Sandro Tonali il periodo negativo è finito. Il percorso psicologico contro la ludopatia lo ha fatto diventare un uomo migliore, come lui stesso più volte ha dichiarato. Ed è così tornato a giocare a calcio senza più problemi.