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“Mi hanno assegnato la scorta”: esplode il caso in serie A | Famiglia dell’arbitro pedinata in città

Arbitri/ fonte Lapresse- mondosportivo.it

Paura e terrore per il direttore di gara del nostro campionato: gli hanno assegnato la scorta dopo che è stato pedinato in tutta la città.

Nel mondo del calcio, le minacce e le violenze rivolte agli arbitri rappresentano una delle ombre più gravi e preoccupanti. Ogni settimana, sui campi di tutte le categorie, dagli amatori fino ai professionisti, si registrano episodi di insulti, intimidazioni e, in alcuni casi, aggressioni fisiche ai danni dei direttori di gara. L’arbitro, figura fondamentale per garantire il rispetto delle regole e l’equilibrio della competizione, viene troppo spesso trasformato in capro espiatorio di frustrazioni e sconfitte.

Questa deriva violenta non nasce solo dalla tensione del momento, ma è alimentata da una cultura sportiva tossica, dove il rispetto per il ruolo dell’arbitro è spesso assente, e dove dirigenti, allenatori, giocatori e tifosi contribuiscono a creare un clima ostile. Sono numerosi i casi in cui arbitri, soprattutto nelle categorie giovanili o dilettantistiche, decidono di abbandonare l’attività per paura o per stanchezza emotiva.

L’ultimo caso di questo tipo è molto recente, e ha visto purtroppo come protagonista un giovane direttore di gara in Sicilia, aggredito e picchiato sul terreno di gioco. Un vero e proprio dramma dunque. Ma qualche tempo fa è venuta alla luce una situazione che se vogliamo è ancora peggiore, e che questa volta vede coinvolto addirittura un arbitro del nostro campionato.

Il dramma del direttore di gara

In un clima purtroppo sempre più ostile per i direttori di gara, di recente anche un colosso della classe arbitrale italiana come Daniele Orsato è intervenuto ai microfoni.

Ai microfoni di Il Corriere del Veneto questo ha infatti confessato un episodio che lo ha visto protagonista, il quale lo ha di sicuro infastidito e soprattutto impaurito. Vediamo di cosa si tratta.

Daniele Orsato/ fonte Lapresse- mondosportivo.it

Il triste racconto

”Sicuramente il momento più difficile è stato quando, dopo una partita, mi è stata assegnata una scorta. Sette giorni di sorveglianza per me e la mia famiglia. Un arbitro sa di dover affrontare contestazioni, fa parte del gioco, ma quella volta era diverso: non ero solo io al centro della tempesta, c’erano di mezzo mia moglie e i miei due bambini piccoli”.

Questo il tragico racconto di Orsato, che non se l’è dunque vista per nulla bene. Una situazione dunque che evidenza ancora una volta i seri problemi che gli arbitri devono affrontare.