Home » Arrivo al posto di Alessandro del Piero: Juve, era un pallino della vecchia società

Arrivo al posto di Alessandro del Piero: Juve, era un pallino della vecchia società

Alessandro Del Piero/ fonte Lapresse-mondosportivo.it

Scelto senza alcun dubbio l’erede dello storico capitano bianconero, fortemente voluto dalla vecchia società. Vediamo di chi si tratta.

Alessandro Del Piero non è stato solo un grande calciatore per la Juventus, ma un simbolo di fedeltà, classe e talento. In tanti anni con la maglia bianconera addosso, il suo contributo è stato fondamentale per la conquista di numerosi trofei. Ma non solo per le grandi cose fatte vedere nello spogliatoio, ma anche per le qualità tecniche messe in mostra in campo.

La sua tecnica, il senso del gol e tutto il resto infatti lo hanno reso uno dei migliori calciatori italiani di sempre. Ed è per questa ragione che quando è arrivata l’ora di dire addio alla Vecchia Signora, immediatamente la società si era messa alla ricerca di un suo degno erede, in grado di poter fare anche il minimo di quanto fatto da lui per il club torinese.

E questo giocatore era stato prontamente individuato dalla vecchia società, anche se poi all’improvviso è saltato tutto, con il rimorso dello stesso e della Juventus. Vediamo però di chi stiamo parlando nello specifico e che cosa ha fatto saltare poi tutta la trattativa.

L’erede di Del Piero

Nel maggio del 2012 Alex Del Piero, conquistato l’ultimo storico scudetto della sua carriera, lascia la Juve per trasferirsi in chiusura al Sidney in Australia. La società bianconera ovviamente si mette a caccia di un sostituto.

Il nome individuato è quello di Giuseppe Rossi. La trattativa però salta. Ed è stato proprio lo stesso Pepito che di recente nel corso di una lunga intervista rilasciata a Il Corriere della Sera ha spiegato come sono andate le cose.

Giuseppe Rossi/ fonte Lapresse- mondosportivo.it

”Dovevo essere il post Del Piero”

“Mi voleva la Juventus, dovevo essere il post Del Piero. Ero in macchina con mio zio, lui che guidava e io dietro che parlavo al telefono con Marotta e Conte. Offrirono quasi 30 milioni ma il Villarreal era appena tornato in Champions e aveva già venduto Santi Cazorla. Il club non se la sentì di cedere anche me”.

Questo il racconto di Pepito, che ha dunque perso il treno per arrivare a Torino. La sua carriera da quel momento in poi sarà un continuo sali e scendi, complici soprattutto gli infortuni. Chissà però se qualcosa sarebbe potuta cambiare con il suo trasferimento alla Juve.