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Non ti possiamo più esonerare: Thiago Motta resta a Torino | Cavillo da 15 milioni di euro sul contratto

Thiago Motta/ fonte Lapresse- mondosportivo.it

Svelata la ragione clamorosa che ha evitato l’esonero a Thiago Motta: c’è un cavillo da ben 15 mln di euro nel suo contratto.

Nonostante le aspettative iniziali, la Juventus sta facendo fatica a trovare continuità, alternando momenti di brillantezza a prestazioni opache. E queste ultime recentemente hanno preso il sopravvento. Le umiliazioni subite con Atalanta e Fiorentina, unite alle eliminazioni da Champions League e Coppa Italia, hanno praticamente distrutto il nuovo progetto bianconero.

Ovviamente poi sono arrivate feroci critiche nei confronti di Thiago Motta, che si concentrano sulla mancanza di un’identità di gioco definita e appunto sulla mancanza di risultati. La dirigenza bianconera, pur ribadendo la fiducia nel tecnico, non nasconde la propria insoddisfazione per l’andamento della stagione. In caso di mancato miglioramento nelle prossime partite, un cambio in panchina non è da escludere.

Tuttavia nelle scorse ore è venuto alla luce un dettaglio non da poco riguardante proprio l’allenatore italo-brasiliano, che ha lasciato tutti senza parole. L’ex allenatore di Bologna e Genoa non può essere esonerato in quanto nel suo contratto è presente una sorta di cavillo dal valore di ben 15 milioni di euro. Vediamo più nello specifico di cosa si tratta.

Niente esonero per Motta: la ragione è economica

Dopo le tante delusioni raccolte ultimamente tutti gli appassionati, in particolar modo i tifosi di fede juventina, si sono chiesti il perché del mancato esonero di Thiago Motta.

E la ragione è presto spiegata, e riguarda delle tematiche finanziarie. A riportare il tutto infatti ci ha pensato di recente il giornalista Marco Bellinazzo ai microfoni di Mediaset.

Thiago Motta/ fonte Lapresse- mondosportivo.it

Spesa enorme per l’esonero di Thiago Motta: la società rinuncia

”Se l’allenatore fosse allontanato in questa stagione il costo si aggirerebbe attorno ai 15 milioni di euro, una cifra non spropositata ma che comunque pesa su un bilancio, e peserebbe ancora di più se fosse accompagnata dalla mancata qualificazione in Champions League. L’Europa League mitigherebbe in parte la perdita, ma parliamo comunque di premi che sono un quinto di quelli della competizione principale”.

Queste le parole di Bellinazzo, che ha dunque spiegato che esonerare adesso il tecnico italo-brasiliano è un’impresa a dir poco impossibile. A giugno poi a bocce ferme, e magari con un quadro economico più chiaro, si ragionerà su un possibile addio.