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Una serata da applausi per la Fiorentina | I viola approdano ai quarti di Conference

Nel ritorno degli ottavi di Conference League la Fiorentina supera 3-1 il Panathinaikos e si qualifica per il turno successivo. Reti viola di Mandragora, Gudmunsson e Kean.

Prosegue il cammino europeo della Fiorentina. A distanza di una settimana all’Artemio Franchi si presenta una squadra diversa, più coraggiosa e vogliosa di ribaltare il risultato. Missione compiuta sudando duramente nel finale a causa del ritorno degli avversari. Ora ai quarti gli sloveni del Celje, che hanno avuto la meglio contro il Lugano ai rigori.

Viola arrembanti sin dalle prime battute nel confermato 3-5-2 di Palladino in cui Gudmunsson affianca Kean in attacco, mentre tra i pali torna de Gea. Bastano venti minuti ai toscani per indirizzare il match sui binari giusti. All’11 Mandragora dalla distanza inventa un tiro imparabile per l’ex di turno Dragowski: gol con dedica per Terracciano in panchina, mirino di pesanti critiche dopo il match dell’andata. Al 23’ invece da un pallone rubato abilmente da Ranieri nasce l’avanzata di Gudmunsson; l’islandese entra in area, vede il pertugio giusto e realizza la seconda marcatura di casa.

Fiorentina letteralmente dominante, Fagioli è l’anima della manovra viola, onnipresente e autentico ispiratore con la palla tra i piedi. In difesa Comuzzo finalmente ritrova gli standard di qualche mese fa e tiene a debita distanza il pericolo. Il Panathinaikos invece è alle corde tenuto in vita solo dall’imprecisione degli avversari e da un pizzico di fortuna. Kean di testa non trova lo specchio della porta, poi i viola sfiorano ancora il gol con due punizioni di Mandragora e Cataldi. Per vedere i greci affacciarsi oltre la metà campo tocca attendere verso i minuti finali della prima frazione. È ancora la Fiorentina però a farsi sotto prima dell’intervallo con Gudmunsson bravo a servire un pallone d’oro per Kean con sfera di poco fuori.

Nella ripresa cambia il copione. La squadra di Palladino con il trascorrere del tempo cala di intensità, abbassa il proprio baricentro e accusa la stanchezza. Aspetti che invertono gli equilibri in campo e portano il Panathinaikos a rendersi sempre più insidioso. Comuzzo salva sul neoentrato Ioannidis confermando le precedenti sensazioni. Gli fa eco Gosens, uno dei migliori in campo, che si immola in due occasioni per salvare la propria porta. Nel momento più difficile del match la Fiorentina trova il terzo gol: Gosens suggerisce in profondità per Kean, movimento a saltare l’avversario e conclusione precisa in rete.

Gosens fenomenale

I viola però amano complicarsi la vita. Il gol subito non spegne le speranze avversarie e i ragazzi di mister Rui Vitoria ritornano subito in attacco trovando un rigore grazie a un’ingenuità di Fagioli. Partita riaperta di nuovo. Su una sciocchezza di Adli, un tacco davvero non necessario a centrocampo, i toscani rischiano pure di subire il contropiede beffa. Il resto è sofferenza e massima concentrazione fino al triplice fischio che sancisce il passaggio del turno.

Pagelle Fiorentina: De Gea 6, Pongracic 6.5, Comuzzo 7, Ranieri 6.5, Dodo 6, Fagioli 6.5, Cataldi 6.5, Mandragora 7.5, Gosens 7.5, Gudmunsson 7, Kean 7. Dalla panchina: Folorunsho 6, Beltran 6, Adli 5.5, Zaniolo sv, Moreno sv.

Lazio avanti, eliminata la Roma

La serata europea delle italiane si conclude con due squadra su tre ai quarti di finale. Avanza anche la Lazio in Europea League. I biancocelesti subiscono la rete di Sulc per il Plzen, che riporta in parità la contesa, ma sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Romagnoli a realizzare il gol qualificazione. Nel prossimo turno sfida con i norvegesi del Bodo Glimt.

Si ferma a Bilbao l’avventura della Roma. I giallorossi non riescono a difendere il gol di vantaggio complice l’espulsione in avvio del tedesco Hummels. La squadra di Ranieri regge fino al 45’, poi è Nico Williams nel recupero a sbloccare il match. Nella ripresa Berchiche e ancora Nico Williams allungano per i baschi. Il rigore realizzato da Paredes nel recupero concede solo un paio di minuti in più di flebile speranza prima del verdetto finale.