La Fiorentina torna al successo. La squadra di Palladino supera di misura il Lecce con una rete di Gosens. Nella ripresa Beltran spedisce un rigore sul palo e qualche minuto dopo colpisce la traversa.
Serviva il risultato pieno per la Fiorentina. Tre punti per Raffaele Palladino per allontanare le voci di “esonero”, tre punti per far tornare colore nello spogliatoio dopo due passi falsi pesanti. Per arrivare all’obiettivo la compagine viola ha sacrificato il bel gioco, si è accontentata di salvaguardare il minimo vantaggio attendendo fino alla fine il triplice fischio. Una sofferenza che il pubblico di casa non ha particolarmente gradito, fischiando i retropassaggi dei propri beniamini.
All’Artemio Franchi è bastato un guizzo di testa di Gosens, servito splendidamente dal cross dalla destra di Dodo, praticamente due dei migliori in campo tra i toscani; il resto del match ha offerto veramente poco. Un primo tempo in cui i viola hanno tenuto bassa l’intensità di gioco, mentre il Lecce si è dimostrato povero di creatività e di spunti offensivi particolarmente pungenti.
Ha retto bene la difesa a tre gigliata schierata da Palladino: un’idea che lo stesso tecnico aveva accantonato dopo il pessimo avvio di campionato. Pablo Marì ha cancellato l’episodio di Verona ed è stato la colonna portante, puntuale su ogni intervento lasciando poco ossigeno a Tete Morente e Krstovic. Bravo anche Ranieri, che si è permesso nella ripresa di proporsi pure in fase offensiva.
Non pervenuto invece il reparto d’attacco costretto a fare a meno della sua punta di diamante Moise Kean. Con un gioco così lento e poco propositivo Zaniolo e Beltran non hanno avuto vita facile, ma quando sono stati chiamati in causa non sono mai riusciti a dire la loro. Zaniolo un giro dietro gli avversari, idee confuse con la palla tra i piedi e poca audacia sul gioco in profondità. Beltran è in flessione negativa, non è più quel punto di riferimento dinamico visto con l’Inter. L’argentino nella ripresa ha avuto la possibilità di riscattarsi, ma sono stati i legni (un rigore calciato sul palo a portiere battuto e una traversa su suggerimento di Fagioli) a negargli gioia del gol e un voto più alto in pagella.
Nel finale per il Lecce è sfumata l’opportunità del pareggio con il neoentrato Danilo Veiga bravo a destreggiarsi come uno slalomista in area e clamorosamente impreciso davanti alla porta. Fiorentina e mister Palladino graziati, un eventuale gol del portoghese adesso avrebbe sicuramente raccontato un altro presente e probabilmente un cambio in panchina.
Prova da titolare per Cher Ndour. Il centrocampista della nostra Under 21 è stato uno dei pochi attivi in maglia viola, in una giornata segnata da alti e bassi con diversi passaggi rivedibili. Nel finale un po’ a sorpresa si è rivisto pure Gudmunsson, ma in negativo. L’islandese ha fornito materiale alla Gialappa per la famosa rubrica “Questo lo segnavo anche io”: se sulla prima occasione si può chiudere un occhio per via della posizione di fuorigioco, sulla seconda invece il tifoso grida vendetta per come è stata gettata alle ortiche l’ottima palla servita da Beltran, un gol che avrebbe concesso meno secondi di sofferenza ai padroni di casa.
Ai microfoni di DAZN Raffaele Palladino ha ringraziato i suoi giocatori per la vittoria e per aver concretizzato il lavoro svolto in settimana. Il tecnico poi ha voluto fare un’importante osservazione: “Le 8 vittorie di fila hanno dato una percezione diversa, facendo pensare che eravamo da secondo o terzo posto. Non era nei nostri obiettivi e nelle nostre possibilità, arriviamo da una ricostruzione importante con tanti nuovi giocatori. Stiamo facendo comunque un ottimo campionato e siamo soddisfatti: negli ultimi 5 anni mai stata in questa posizione la Fiorentina”.
Pagelle Fiorentina: De Gea 6, Pongracic 6, Marì 7, Ranieri 6.5, Dodo 7, Ndour 6, Cataldi 6, Mandragora 6, Gosens 6.5, Zaniolo 5, Beltran 5.5. Dalla panchina: Fagioli 6, Gudmunsson 5, Comuzzo sv, Moreno sv.