Due anni di squalifica: il pilota italiano ha buttato una carriera | Positivo al doping all’improvviso
È scoppiato l’ennesimo scandalo nel mondo delle moto. Questa volta il protagonista è un italiano: ecco che cosa succede.
Si torna a parlare di doping in Italia. Mentre tiene banco la vicenda legata a Jannik Sinner, con il mondo del tennis in attesa della sentenza che arriverà non prima di aprile 2025, l’Italia ha già affronta una questione simile.
Non siamo però nel mondo del tennis, ma in quello delle moto. Dove nel corso degli anni non sono di certo mancati casi di questo tipo, con le conseguenze negative che ovviamente derivano da vicende di questo tipo, sempre più serie.
Il protagonista di questa vicenda è Andrea Iannone. Il pilota abruzzese, classe 1989, nel corso della sua carriera ha dovuto affrontare parecchie difficoltà. I suoi esordi risalgono al 2005, quando corse in classe 125, ma ha affrontato diverse competizioni con la grinta di sempre.
Purtroppo, la carriera di Iannone è stata segnata anche da alcune difficoltà. Tra cui la squalifica per doping, che lo ha portato lontano dalle piste per ben due anni. Si tratta di una vicenda che purtroppo continua a far discutere.
Andrea Iannone: è scattata la squalifica, ecco il perché
La vicenda risale al 3 novembre 2019, quando durante il Gran Premio della Malesia Iannone è risultato positivo al test doping. In particolare, al centro della questione vi era la sostanza drostanolone. La sentenza arrivata qualche mese dopo aveva attribuito la positività ad una contaminazione alimentare.
Questo era quello che aveva detto la difesa, secondo cui l’assunzione sarebbe avvenuta attraverso carne ingerita in un ristorante. La colpa imputata al pilota è stata quella di non aver verificato le sostanze proibite. Iannone ha sempre definito quei mesi come il “periodo più difficile della mia vita” e, nonostante il riconoscimento della sua innocenza, è stato comunque lontano dalle piste per ben due anni.
Un caso che continua a far discutere
Già qualche anno, il Ceo di Aprilia Racing Massimo Rivola aveva evidenziato come la sentenza avesse riconosciuto la totale buona fede del pilota, sottolineando però al tempo stesso l’illogicità della pena inflitta. Questo soprattutto considerando che, in casi simili, altri piloti erano stati invece assolti.
E ora? Nel 2024, Andrea Iannone è finalmente tornato a correre dopo aver scontato la squalifica per doping. Ha preso infatti parte al mondiale Superbike in sella alla Ducati Panigale V4. E per il 2025 si prospettano nuove sfide, da affrontare ancora una volta con la stessa grinta e determinazione di sempre.