Caso Sinner: squalifica doping, tenebre sul tennis | “Ha ammesso l’infrazine, sospensione volontaria!”
Il nome del tennista altoatesino continua a tenere banco e a suscitare polemiche per la delicata questione doping.
Da ormai quasi quattro mesi non si parla di altro che di Jannik Sinner e dello scandalo doping di cui è indiscusso protagonista. Nonostante sia chiaro che l’altoatesino non abbia colpe e l’assunzione della sostanza Clostebol è stata del tutto involontaria, gli sviluppi potrebbero essere sconvolgenti.
Inizialmente scagionato, alla fine Sinner si è dovuto difendere dal ricorso presentato dalla Wada. Sulla questione si esprimerà il Tas, la cui sentenza però potrebbe arrivare non prima di marzo. Saranno mesi di tensione per il mondo del tennis.
Nel frattempo, però, le polemiche sono state veramente aspre. A suscitare le critiche è stato il presunto atteggiamento di favore che le autorità del tennis avrebbero dimostrato nei confronti del numero 1 nel ranking Atp,
Proprio negli ultimi giorni, però, è saltata fuori una nuova vicenda che sta facendo tremare tutto il mondo del tennis. Il protagonista non è Sinner, ma un altro tennista, il cui scandalo però è riconducibile a quello dell’altoatesino.
Il nuovo scandalo doping fa tremare il mondo del tennis
La vicenda vede al centro Max Purcell. Il tennista australiano 26enne è stato sospeso dall’Internation Tennis Integrity Agency (ITIA) per le violazioni al regolamento antidoping. Purcell, infatti, ha ammesso di aver superato il limite consentito di 100 ml per infusioni endovenose di vitamine, comportamento proibito dall’articolo 2.2 del TADP.
Purcell ha dichiarato tramite i propri social di aver avvisato la clinica delle restrizioni imposte dalla Wada, ma un controllo ha rivelato la violazione. “Ho collaborato pienamente con l’ITIA, mostrando trasparenza“, ha dichiarato il tennista. È stato però inevitabile il confronto sui social, e non solo, con il caso di Jannik Sinner.
Le differenze con il caso di Sinner
Jannik Sinner ha ottenuto per il momento ricorsi più favorevoli rispetto a quelli di Max Purcell. Infatti, per il momento è stato in grado di dimostrare che le positività riscontrate al Clostebol fossero legate a contaminazioni accidentali. Diversamente, Purcell ha scelto un approccio collaborativo, accettando la sospensione provvisoria senza presentare ricorsi immediati.
I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro di Jannik Sinner. Mancano ancora più di due mesi prima della sentenza dell’ITIA, che potrebbe portare ad una squalifica dell’altoatesino. E le polemiche sono solo destinate ad aumentare nelle prossime settimane.