La Fiorentina spegne la magia | Lucca e Thauvin fanno festa al Franchi
Lucca e Thauvin sorprendono la Fiorentina. I viola mancano l’occasione del pareggio con Kean e sono obbligati a festeggiare un natale amaro.
Nel mondo della fisica a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Nel mondo del calcio invece può capitare che a un buon periodo di forma possa seguire un blackout. È quello che sembra accadere alla Fiorentina di Raffaele Palladino. Dopo aver elogiato l’importante sequenza di vittorie consecutive, la compagine gigliata si ritrova a fare i conti con due ko di fila in campionato che la fanno scivolare fuori dalle prime quattro.
Nel posticipo del lunedì prenatalizio l’Udinese si regala tre punti all’Artemio Franchi proseguendo una serie di risultati dall’andamento veramente curioso: due vittorie fuori casa a Monza e a Firenze a cui corrispondono due passi falsi interni contro Genoa e Napoli. I viola invece non riescono a celebrare in modo degno il ritorno allo stadio di Edoardo Bove.
Fiorentina decisamente bella e grintosa in avvio. A sinistra Sottil fa le fiamme e una sua incursione causa il rigore realizzato da Kean: decimo gol in campionato per l’attaccante. Lo stesso Kean non concretizza subito dopo sull’assist di Cataldi, bravo a intercettare palla sulla trequarti. Con il trascorrere del tempo qualcosa inizia a indebolirsi, i padroni di casa perdono di consistenza nella parte centrale del campo e lasciano il pallino del gioco agli ospiti.
All’Udinese serve solo il pretesto giusto per cambiare l’inerzia della partita e questo arriva puntuale a inizio ripresa. La difesa viola gioca troppo con il pallone davanti la porta di de Gea, Ranieri toppa clamorosamente il passaggio in piena area e regala la sfera a Ekkelenkamp: assist a Lucca e per l’attaccante è un gioco da ragazzi pareggiare. La Fiorentina si disunisce, i friulani invece salgono di vigore e Thauvin qualche minuto più tardi dalla distanza aggira la marcatura di Gosens per il raddoppio.
Palladino e la rivoluzione sulle corsie laterali
Palladino prova a riaccendere i suoi cambiando in maniera radicale il settore offensivo. Gudmunsson però non riesce a inserirsi a dovere, mentre i due nuovi esterni Ikoné e Kouame non forniscono la spinta necessaria. Un errore del neoentrato Atta concede un’occasione per pareggiare: Kean viene servito a centro area ancora da Cataldi e la sua conclusione termina di poco fuori. Il finale è solo tanto disordine scaturito anche da un atteggiamento nevrotico.
La Fiorentina si è lasciata trascinare dall’andamento della partita, non ha saputo ottimizzare il momento migliore dei primi 25’ e non ha avuto la forza mentale per reagire al gol avversario. Da rivedere le fasce dove si è cercato di concentrare il gioco offensivo. Sottil ha avuto una partenza strepitosa, le sue corse inizialmente hanno fatto male, poi gli avversari ne hanno ridotto la pericolosità. Poco feeling in generale tra le coppie Sottil-Gosens e Colpani-Kayode. A destra Colpani è apparso lento nelle scelte; Kayode, chiamato a sostituire lo squalificato Dodò, non ha trovato i ritmi giusti per proporre qualcosa e il suo supporto è stato inefficace.
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Si salvano in pochi tra i viola
C’è poco da annotare in chiave positiva questa sera. Cataldi non è stato di grande aiuto in occasione del secondo gol subito, però le due migliori occasioni fiorentine sono frutto dell’abilità tecnica e della lettura di gioco dell’ex laziale. Comotto in difesa va meglio del suo compagno di reparto Ranieri e nel finale interviene evitando il terzo gol udinese. Infine Beltran che gioca la sua classica partita, difendendo palla con esperienza cercando di fare da riferimento davanti per i propri compagni. Gli è mancato il gioco con Kean, ma l’impressione è che tra i due manchi la perfetta sintonia. Un aspetto su cui dovrà lavorare Palladino.
Pagelle Fiorentina: DeGea 6, Kayode 5.5, Comuzzo 6, Ranieri 4.5, Gosens 5, Adli 5.5, Cataldi 6, Colpani 5, Beltran 6, Sottil 6, Kean 6. Dalla panchina: Mandragora 5.5, Gudmunsson 5, Kouame 6, Ikone 5.5, Parisi sv.