Caso Sinner, sentenza pesantissima: “Ha una responsabilità” | Il direttore Wada gela il numero 1
Annuncio che non lascia dubbi sul futuro del numero uno al mondo: il direttore Wada è stato chiaro e ha gelato tutto il mondo del tennis.
Una stagione da urlo quella vissuta da Jannik Sinner, che adesso, in attesa del 2025, si gode il meritato riposo, senza dimenticarsi del tennis. In questa annata il ragazzo di San Candido ha vinto praticamente qualsiasi cosa, battendo anche diversi record, e per questa ragione è entrato nell’olimpo di questo sport in maniera definitiva.
Detto ciò tutte queste gioie personali sono state leggermente condizionate da una situazione che lo vede davvero a rischio. Stiamo parlando ovviamente della questione riguardante il doping. Nei mesi scorsi infatti Sinner è risultato positivo, e si è subito difeso. Ma quando il caso pareva ormai essere rientrato, un ricorso della Wada ha riaperto tutto.
Adesso sia lui che tutti i suoi tifosi sono in attesa della sentenza. E nelle scorse ore proprio da questo punto di vista sono giunte delle novità non proprio felici. Il direttore della stessa Wada infatti ha gelato il 23enne altoatesino, emanando una sentenza davvero molto pesante.
Sinner, arriva l’annuncio terribile
La sentenza definitiva sul caso doping che vede coinvolto Jannik Sinner dovrebbe arrivare ad inizio febbraio. Una notizia che dunque è attesissima, e potrebbe condizionare in maniera a dir poco negativa il 2025 del ragazzo di San Candido. In attesa della stessa però continuano a circolare voci ed indiscrezioni.
E di recente è stato proprio il direttore generale della stessa Wada, Olivier Niggli, che ha parlato durante un’intervista della situazione riguardante il 23enne, con le sue affermazioni che non hanno lasciato alcun dubbio. Vediamo che cosa ha detto.
Wada chiarissima: ”Esiste una responsabilità dell’atleta”
”Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al TAS”. Queste le parole di Niggli rilasciate a France Presse.
Lo stesso direttore generale della Wada ha poi però voluto specificare: ”Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione, ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza”. Solo le prossime settimane dunque ci diranno di più.