Un anno lontano dal calcio: il motivo della squalifica | Il bianconero racconta tutto in esclusiva

Stop lunghissimo per il calciatore bianconero, che di recente si è raccontato in un’intervista spiegando come ha vissuto la cosa.

Molto spesso purtroppo i calciatori sono costretti a dover rimanere lontani dal campo contro la loro volontà. Di sicuro una delle motivazioni più frequenti di tutto ciò riguarda gli infortuni, che li obbligano a doversi curare al meglio per evitare problemi ben più seri.

Meno frequenti ma comunque molto importanti invece sono le squalifiche. Queste a seconda di ciò che si è commesso sono di una durata diversa. Solitamente quando si viene espulsi per un fallo o per questioni di campo sono molto brevi. Cambia invece la situazione quando ciò è dovuto ad altro.

Ed è proprio questo che di recente ha raccontato il calciatore bianconero nel corso di una lunga intervista. Questo infatti ha spiegato non solo le motivazioni della squalifica che lo ha portato a rimanere fermo un anno, ma anche le sue sensazioni e quello che ha vissuto.

Il racconto del calciatore bianconero

A settembre scorso, dopo aver scontato la lunga squalifica per il caso scommesse in cui è rimasto coinvolto, Sandro Tonali è finalmente tornato in campo. Il centrocampista bianconero del Newcastle infatti è rientrato a pieno ritmo, tornando ad essere un punto fisso non solo del suo club, ma anche della nazionale di Luciano Spalletti, il quale lo ha subito inserito al centro del progetto.

Ed è stato proprio l’ex Milan che durante una recente intervista ha raccontato le emozioni vissute. “Il mio ritorno in campo con la Francia è stato un po’ una liberazione. – Ha detto ai microfoni di Vivo Azzurro Tv – I primi incontri con il Newcastle li avevo vissuti molto a livello emozionale e poco a livello calcistico, invece quello l’ho vissuto totalmente a livello calcistico”.

”Senso di vuoto”

Sempre nel corso della stessa intervista, Tonali ha parlato della stagione passata ai box, e delle emozioni vissute, non nascondendo ciò che ha provato e come ha vissuto la situazione.

“Quello dello scorso anno è stato un percorso molto duro, ma molto produttivo. Porterò sempre con me il ricordo dell’anno che ho passato fuori dal campo perché è giusto non dimenticarlo. – L’ex Brescia ha poi concluso – Credo che quando un giocatore si allena per tutta la settimana senza il suo obiettivo finale, che è la partita, trovi un senso di vuoto dentro di sé”.