Verstappen, denuncia per violenza: “Rissa nel paddock”, due settimane in carcere
Il vincitore della stagione di Formula 1 2024 ha raccontato i retroscena della sua vita. Scatenando parecchie polemiche.
Soltanto qualche giorno fa, Max Verstappen ha concluso nel migliore dei modi la sua strabiliante stagione. A bordo della sua monoposto della scuderia anglo austriaca Red Bull ha conquistato la vittoria del campionato 2024, distanziando di netto sia Lando Norris che Charles Leclerc.
Ora però per Max Verstappen si apre un nuovo capitolo. Continuerà a correre con la Red Bull, anche se non sono mancate diverse polemiche a causa di alcuni suoi comportamenti. In molti sospettano che la collaborazione tra Red Bull e Verstappen possa anche interrompersi prima del previsto.
Oggi però parliamo più nel dettaglio della vita privata di Max Vertappen, che quasi nessuno in realtà conosce. Pochi infatti sanno che il grande campione belga è figlio di un altro famosissimo pilota, ovvero Jos Verstappen.
E proprio quest’ultimo è al centro di alcune polemiche. Da sempre una figura controversa sia dentro che fuori dalla pista, il suo passato lo rende una figura che attrae da sempre le contestazioni.
Verstappen, le denunce di violenza che nessuno conosce
Il carattere rude e i metodi educativi estremi di Jos Verstappen hanno lasciato un segno nella carriera e nella vita del figlio. Max, spesso elogiato per la sua determinazione e il suo talento precoce, ha più volte riconosciuto il ruolo cruciale nel padre nella sua formazione. Dietro al suo successo si celano però vicende dolorose.
In un’intervista, Max ha ricordato quando Jos lo abbandonò in autostrada dopo una delusione sportive durante il mondiale kart del 2012. Il padre tornò a prenderlo poco dopo, ma Verstappen ovviamente non ha mai dimenticato la paura provata in quegli istanti.
È stato anche in carcere
Ma le ombre che riguardano Jos Verstappen non si limitano al rapporto con il figlio Max. Nel 2008, la sua ex moglie Sophie Kumpen (madre di Max), lo accusò di aggressione e di violazione di un ordine restrittivo. Nel 2012, fu arrestato per aver investito di proposito una sua ex fidanzata, aggiungendo un’altra pagina al suo già inquietante passato. La sua vita è anche costellata da episodi di risse nel paddock e nei locali notturni.
Nonostante le numerose accuse, Max ha spesso difeso il padre, sostenendo che la sua severità lo ha reso un pilota capace di sopportare le pressioni della Formula 1 già a 17 anni. In una vecchia intervista, dichiarò che nessuno era stato così duro con lui come suo padre.