Cambiano le regole in serie A: addio al retropassaggio al portiere | Annuncio ufficiale
L’idea è arrivata da un volto importante del mondo del calcio. Ma che cosa cambierà davvero per la Serie A?
Sta per cambiare tutto. La proposta è arrivata da un noto giornalista sportivo e presto potrebbe rivoluzionare il mondo del calcio. Abolendo per sempre una pratica che già molti fanno fatica a digerire.
Per quale motivo il retropassaggio al portiere non è ancora oggi ben visto? Sono in molti a considerare questa pratica una strategia dannosa per lo spettacolo calcistico e per l’interesse dei tifosi.
Non a caso, tale mossa è già da parecchio tempo criticata da molti esperti di calcio, per quanto ormai consolidata. Ora, arriva una proposta che punta addirittura a vietarla. Di fatto, il retropassaggio al portiere sarebbe poi accomunato ad un classico fallo. Con tutte le conseguenze che poi ne deriverebbero.
In particolare, la critica più forte verso il retropassaggio al portiere arriva nelle ultime ore da uno dei più noti giornalisti sportivi. Ecco che cosa ha dichiarato e che cosa cambierà dunque per la Serie A.
Abolito il retropassaggio al portiere, che cosa potrebbe cambiare
A fare questa proposta è stato il giornalista sportivo Ivan Zazzaroni, noto anche per essere uno dei giudici della popolare trasmissione di Rai 1 “Ballando con le stelle”. Ha suggerito che l’Ifab, ovvero l’organismo responsabile delle regole del calcio, dovrebbe abolire questa pratica. La sua analisi prende spunto dalla visione di una recente partita tra il Manchester United e l’Arsenal.
Secondo Zazzaroni, il match sarebbe stato dominato da un gioco difensivo statico e ripetitivo. Il portiere Onana sarebbe stato il bersaglio di molti retropassaggi. In particolare, ha sottolineato poi come Matthijs de Ligt abbia giocato più palloni all’indietro che in avanti, una dinamica che ha definito un “suicidio tecnico”.
L’analisi di Ivan Zazzaroni
Zazzaroni ha poi esteso il suo ragionamento ad altri sport, evidenziando un contrasto netto. Se nel basket si gioca sempre verso il canestro avversario, nel volley e nel tennis si privilegia l’attacco, mentre il calcio sembra orientarsi verso una gestione conservativa della palla. Questa lentezza e mancanza di spettacolarità rischiano di allontanare il pubblico, in particolare le nuove generazioni.
La proposta di abolire il retropassaggio al portiere mira dunque a restituire al calcio un gioco più vivace e orientato all’attacco. Secondo Zazzaroni, questa modifica potrebbe favorire la velocità, la creatività e il rischio, aspetti che rendono il calcio uno sport affascinante e che rischiano di essere soffocati dalle attuali tecniche difensive.