Ci sono cascato di nuovo: seconda volta positivo | Il campione ammette l’uso di cocaina
Delusione terribile da parte del campione, trovato positivo una seconda volta: ha ammesso lui stesso di fare uso di cocaina.
Nel corso degli anni sono stati tantissimi i calciatori che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti o dopanti, e che hanno visto bruciarsi la loro carriera. Quando si parla di ciò uno degli esempi più chiari è quello di Diego Armando Maradona, forse il calciatore più forte di sempre, che però avrebbe potuto fare molto di più senza la sua terribile dipendenza.
Più recentemente invece troviamo altri grandi nomi, legati anche alla nostra Serie A, che hanno dovuto affrontare dei lunghi stop per questioni del genere. Pogba a settembre del 2023 è stato trovato positivo dopo un controllo post Udinese-Juve, e a marzo finirà di scontare la sua squalifica. Più o meno lo stesso è accaduto al Papu Gomez, che invece ancora oggi sta pagando le conseguenze per aver preso un antibiotico contenente sostanze vietate.
In passato però un altro grande campione si è visto crollare il mondo addosso, venendo trovato per ben due volte positivo. Lo stesso però ha ammesso di fare uso di cocaina, bruciando così quasi totalmente la propria carriera. Vediamo di chi stiamo parlando.
Beccato due volte positivo
Tutti gli appassionati di calcio, soprattutto quelli di Serie A, ricorderanno con piacere Adrian Mutu, attaccante rumeno dalle grandi doti, che però ha fatto una carriera che sarebbe potuta essere di un livello ben più alto.
Le maglie di Chelsea e Juventus, la consacrazione a Firenze, e la maglia della nazionale non lo hanno salvato da una questione di doping che lo ha visto coinvolto per ben due volte, e dalla quale ne è fortunatamente uscito, anche se questo ha avuto conseguenze importantissime su di lui.
Lunghe squalifiche per il fuoriclasse
La prima volta che venne trovato positivo Mutu era giovanissimo. Giocava per il Chelsea, e dopo i controlli risultò che assunse cocaina, venendo squalificato per 7 mesi e licenziato in tronco dal club inglese. Risollevatosi dopo il passaggio alla Juve, la storia si è ripetuta a Firenze.
In maglia viola risulta invece positivo ai metaboliti della sibutramina, beccandosi questa volta uno stop di 9 mesi, e chiudendo di fatto la sua avventura in Toscana nel peggiore dei modi. Una carriera dunque condizionata da questi eventi, che sarebbe potuta essere ben più florida.