Home » Milano Premier Padel P1: Belasteguin non abdica

Nei sedicesimi di finale del Milano Premier Padel l’attesa era per Belasteguin che insieme a Libaak, ha vinto garantendosi ancora una partita

“Una mas”. La carriera di Fernando Belasteguin non è ancora finita. C’è almeno una partita ancora, prima di dire basta. Quella, in coppia con Tino Libaak, contro i fratelli portoghesi Nuno e Miguel Deus, poteva essere l’ultima, e per questo tutti i campioni del padel avevano preso posto nelle prime file delle tribune dell’Allianz Cloud: da Arturo Coello ad Agustin Tapia, da Fede Chingotto a Juan Tello e Martin Di Nenno, gli ultimi quattro argentini cresciuti con il mito di Bela. Ma dopo il 6-4 6-4 ai Deus brothers in un’ora e 15’, rimontando un break nel secondo set (era sotto 4-2), Bela tornerà in campo anche domani, sempre sul centrale, nel secondo match della sessione serale al via alle 18, contro Javi Garrido e Lucas Bergamini, teste di serie numero 7.

Javi e Lucas partiranno favoriti, lo dice l’entry list del Milano Premier Padel P1, ma Belasteguin – accompagnato da tutta la famiglia – vuole godersi l’atmosfera fino all’ultimo 15. “Sono molto contento e molto tranquillo – le sue parole –. È stato un anno molto difficile, davvero difficile. Durante tutta la mia carriera ho cercato di allenarmi per migliorare, ma questo ultimo anno e mezzo è stato un allenamento per resistere. È stato davvero complicato, una sensazione molto difficile. Ho affrontato di tutto quest’anno, ma sono arrivato fino alla fine. Era quello che desideravo, e ora me lo sto davvero godendo. Tino Libaak mi ha fatto vivere due mesi e mezzo incredibili, non solo in campo ma anche fuori. Qualunque cosa accada, se oggi fosse stata l’ultima partita, mi sarei sentito in pace. Ho dato tutto quello che potevo e, se oggi avessi perso, avrei potuto guardare la mia famiglia negli occhi e dire loro: ‘Ho fatto tutto il possibile’”. Anche domani i fan di Milano saranno ancora qui, tutti per Bela.

Lebron e Di Nenno fanno sul serio, Cardona fa un passo avanti nella FIP Race verso Barcellona 

Poco prima dell’intervista post partita riservata ai vincitori, non poteva esserci scelta migliore nella playlist dell’Allianz Cloud. “Attenti al lupo”. Probabilmente Juan Lebron non conoscerà la canzone di Lucio Dalla, ma al Lupo – inteso come ‘el Lobo’, il soprannome di Lebron – bisogna stare davvero attenti. Ha vinto il Milano Premier Padel P1 nel 2022, lo ha fatto nel 2023, e punta alla tripletta; stavolta, accanto a lui, non c’è Ale Galan ma Martin Di Nenno, che lo scorso anno contro Lebron e Galan perse una finale epica da tre ore e tre tiebreak. Le ambizioni di chiudere alla grande la stagione, però, ci sono tutte, anche perché nella mattinata italiana di domenica (non più tardi di tre giorni fa) ad Acapulco, Juan e Martin sono andati vicinissimi a interrompere la serie di 38 vittorie consecutive di Arturo Coello e Agustin Tapia. Il torneo delle teste di serie numero 3 è iniziato con il 6-4 6-1 a Dani Santigosa e Miguel Lamperti, in un match elettrico nel primo set e dominato nel secondo.

Di Nenno, un anno fa, dovette inchinarsi in finale in coppia con Franco Stupaczuk: “Ho un ricordo perfetto dello scorso anno e dell’ambiente che c’era – aggiunge Di Nenno –. Il primo set è stato complicato; il secondo invece è iniziato subito con un break e siamo stati bravi a chiuderlo”. Il tutto, esaltando il pubblico: “I tifosi italiani sono sempre fantastici, amo l’Italia e la pasta – ammette Lebron –, ecco perché mi piacerebbe arrivare di nuovo alla fase finale”. E a proposito di tifosi, il Lobo dal cuore d’oro prima di lasciare il centrale dell’Allianz Cloud ha regalato la sua maglia a un bambino che si era presentato al palazzetto con uno di quei cartoncini che oggi vanno per la maggiore. Tradotto: “Oggi è il mio compleanno: mi regali la tua maglietta?”. Detto, fatto.

Mentre sul centrale Di Nenno e Lebron concludevano in maniera vittoriosa il loro primo impegno (domani negli ottavi affronteranno Inigo Jofre e Juan Tello), lo stesso facevano sul campo numero 1 Paquito Navarro e Pablo Cardona, teste di serie numero 5 del torneo. Dinamica simile, nel match contro Facundo Dominguez e Nacho Piotto: primo set tirato, secondo senza storia (6-3 6-0), e ottavi contro Sanyo Gutierrez e José Diestro. Cardona, in corsa per un posto nelle Premier Padel Finals, risponde così agli “attacchi” dei rivali (Alex Ruiz, Alex Arroyo, Lucas Bergamini, Sanyo Gutierrez), che avevano vinto ieri il loro primo match a Milano. Ma domani c’è uno scontro diretto.

Tapia-Coello e Chingotto-Galan, serata in scioltezza

Arturo Coello e Agustin Tapia e di Fede Chingotto e Ale Galan, le prime due coppie del tabellone: Coello e Tapia, in soli 44 minuti, sono ripartiti dal 6-0 6-1 a Mario Ortega e Tonet Sans dopo il trionfo di Acapulco (41esima vittoria di fila, negli ottavi ci sono Maxi Sanchez e Lucho Capra), mentre Chingotto e Galan ne hanno impiegati 52 per eliminare 6-1 6-2 Miguel Benitez e Alvaro Cepero (giovedì il duello contro Pol Hernandez Alvarez e Rama Valenzuela)