Dopo la vittoria in Champions a Bratislava, il Milan si rituffa, a caccia di punti, in campionato, ospitando l’ostico Empoli.
Parte con decisione il Milan, con un Rafa Leão il quale, nei primi minuti, prova a creare la superiorità numerica sulla propria fascia di competenza. In questa pria fase dell’incontro, i rossoneri hanno decisamente in mano le redini dell’incontro; l’Empoli, tuttavia, si difende con ordine, facendo densità dietro la linea del pallone, e chiudendo bene gli spazi.
Prima occasione per i rossoneri al 14′: l’azione nasce sulla fascia di destra, e consente a Morata di calciare da buona posizione, nei sedici metri avversari. Lo spagnolo cerca il palo lontano alla sinistra di Vasquaez, ma il pallone sibila fuori di poco.
Al 19′ il Milan passa proprio con lo spagnolo, lasciato troppo solo dalla difesa avversaria nei propri sedici metri, e bravo a sfruttare, con un secco rasoterra, una seconda palla, dopo una prima conclusione di Leão respinta dalla retroguardia empolese. Al 25′, primo giallo dell’incontro, a carico di Gabbia; alla stessa sorte va incontro il tecnico Fonseca. I rossoneri giocano un calcio aggressivo in questa fase; gli azzurri, tuttavia, quando possono, ripartono cercando la profondità. Al 36′, primo giallo a carico degli ospiti: se lo guadagna Colombo.
Quando riparte, il Milan lo fa in velocità, ispirato da Musah e Pulisic, mentre Rafa Leão, in questa fase, fatica a saltare l’avversario nei duelli individuali. I rossoneri ci provano anche da fuori area: la conclusione di Pulisic al 40′ viene però deviata in corner. I padroni di casa finiscono il primo tempo in attacco: e il loro sforzo, al 44′, frutta il raddoppio, grazie a una conclusione dal limite di Rejinders, con la sfera calciata rasoterra, dopo un assist di Pulisic, che s’insacca nell’angolo alla destra di Vasquez. E sul 2-0 si chiude la prima frazione, con 1′ di recupero concesso dal direttore di gara.
Gli ospiti, al contrario, sostituiscono Colombo con Solbakken e Pezzella con Cacace. L’Empoli parte cercando di alzare i ritmi, a caccia del gol che potrebbe riaprire l’incontro, andandoci vicino con al 54′ con Maleh: la sua conclusione secca dalla distanza colpisce in pieno la traversa. L’occasione rincuora gli ospiti, che insistono ad aggredire gli avversari. Al 57′ cartellino giallo per il milanista Musah, mentre sullo stadio cala, in alcuni momenti, una nebbia che, in alcuni momenti, non consente, dalla tribuna stampa, una visuale perfetta di tutte le zone del campo. Col passare dei minuti, gli ospiti mollano un po’ la presa, consentendo ai padroni di casa di guadagnare metri di campo. Al 66′ Esposito per l’Empoli subentra ad Anjorin mentre, 1’più tardi, il suo compagno Henderson si guadagna un giallo per gioco scorretto.
Al 69′, invece, il Milan chiude probabilmente l’incontro con un bel gol di Rejinders, che conclude una bella percussione con un tiro da posizione centrale, al limite dei 16 metri, sul quale il portiere Vasquaez avrebbe forse potuto fare qualcosa in più. D’Aversa, al 71′ toglie invece Goglichidze per Marianucci e, al 76′ Ekong per Pellegri, mentre i primi cambi di Fonseca, al 75′, sono Chukwueze per Musah, Pavlovic per Gabbia e Loftus – Cheek per Fofana. La sfida ormai ha ben poco da dire, coi rossoneri che provano a chiudere la sfida a rete inviolata: al 77′ esce Morata per Abraham mentre, all’84’, Leão lascia il posto al giovanissimo Camarda il quale, all’86’, prova addirittura una rovesciata in area, mentre, 2′ più tardi, Abraham fallisce un tocco sottomisura. Nei 3′ di recupero concessi dall’arbitro Dionisi non succede più nulla: il Milan torna così al successo in campionato, e i tifosi possono intonare i canti di vittoria.
Milan, Italy, 11st April, 2024. Gabbia during the match between Milan and Roma for UEFA Europa League at Giuseppe Meazza stadium, Milan. Credit: Rogério Moroti
Roberto d’Aversa, allenatore dell’Empoli, è apparso contrariato dall’atteggiamento in campo, a inizio partita, da parte dei suoi, che non hanno avuto la giusta grinta per affrontare il Milan e San Siro. La sua squadra, sinora, aveva fatto bene; ma, in partite e stadi come questi, serve una mentalità differente, se si vuole provare a fare bella figura, e ottenere risultati, anche se questo atteggiamento, ha voluto pprecisarlo, potrebbe essere stato dovuto all’atteggiamento in campo degli avversari.
Completamente differente il morale di Paulo Fonseca. Il tecnico del Milan ha visto finalmente una squadra equilibrata, con i giusti ritmi e tempi in campo e, soprattutto, capace di riguadagnare, in mezzo, tanti palloni: vera chiave, questa, della sfida di stasera.