Mi è rimasto un milione: l’ex Juve lo usa per uscire di galera | Nuova vita dopo il carcere, senza soldi
Una vecchia conoscenza della Juve è rimasta coinvolta in uno scandalo orribile, e per uscire di galera ha speso tutti i suoi soldi.
Il calcio riesce a far diventare famose tantissime persone. I grandi protagonisti di questo sport infatti sono seguiti ovunque e conosciuti in tutto il mondo, anche da coloro che non sono propriamente degli appassionati. Allo stesso modo poi gli stessi calciatori riescono grazie a questo lavoro non solo ad avere grande successo, ma anche ad incassare diversi soldi.
Gli stipendi, soprattutto negli ultimi tempi, si sono alzati di parecchio, e ormai una carriera medio-lunga permette di mettere da parte abbastanza denaro da non lavorare mai più nella vita. A volte le cose però non vanno come previsto. Le circostanze e alcuni fatti rischiano di compromettere il tutto.
Ed è proprio questo che è accaduto ad una vecchia conoscenza della Juventus, che ha sperperato tutti i suoi soldi per uscire di galera. Accusato di un reato molto grave questo infatti ha preferito uscire piuttosto che scontare la sua pena, pagando però una somma enorme.
Ha speso tutto per uscire di galera
Alcuni anni fa ricorderemo la vicenda in cui è rimasto coinvolto Dani Alves, ex calciatore, tra le altre, della nazionale brasiliana, del Barcellona e anche della Juventus. Il terzino è stato infatti arrestato con l’accusa di violenza sessuale, venendo condannato a quattro anni e mezzo di galera, che però non ha mai scontato.
Dopo poco più di un anno di prigionia infatti il brasiliano, grazie al pagamento della cauzione dal valore di un milione di euro, è stato prosciolto. Il pagamento ha visto dunque Alves sborsare una cifra enorme, ma che è bastata a garantirgli la libertà, sebbene con diverse restrizioni importanti a cui far fronte.
Fuori dal carcere, ma ora dovrà rispettare diverse restrizioni
Uscito di galera, Dani Alves ha un obbligo di firma settimanale, e allo stesso modo non potrà lasciare la Spagna, tanto che per far sì che ciò non accada gli sono stati ritirati i passaporti.
Restrizione, ovviamente, anche per quanto riguarda la povera vittima, alla quale l’ex calciatore juventino non potrà avvicinarsi a meno di un km, e non potrà avere alcun tipo di comunicazione.