Polizia a Coverciano alle 5 del mattino: “Scommesse la mia debolezza” | Il capitano ammette tutto
Il grande campione della nazionale ha raccontato il retroscena che nessuno si aspettava: ecco perché sono intervenute le forze dell’ordine.
La vita dei calciatori non è segnata solo da soddisfazioni sportive e personali. Ci sono infatti molti giocatori che si trovano ad affrontare dei momenti davvero difficili. Proprio come è successo a lui, tra i calciatori più forti che il nostro paese abbia mai conosciuto in tutta la storia.
Tra i problemi principali che molti giocatori hanno conosciuto ci sono anche quelli legati al calcio scommesse. È sufficiente pensare a quanti hanno dovuto affrontare conseguenze anche legali per questo fenomeno purtroppo in aumento.
Di recente, c’è stato un episodio che ha scosso l’opinione pubblica. Soprattutto perché a raccontarlo è stato uno dei volti simbolo del calcio in Italia. Stiamo parlando di un nome conosciuto da tutti e apprezzato.
Questo anche perché per anni è stato un volto della Nazionale. Ha anche contribuito in modo decisivo alla vittoria degli Azzurri ai Mondiali del 2006. Ma di chi si tratta e perché la polizia è persino dovuta intervenire per la questione scommesse?
Scommesse, interviene anche la polizia a Corverciano
Nel corso di una recente intervista a Il Corriere della Sera, Gianluigi Buffon ha dovuto affrontare anche il tema delle scommesse. L’ex portiere della Juventus, tra i più forti di sempre in tutto il calcio mondiale, ha definito le scommesse un suo debole in passato. Tuttavia, questo non è mai sfociato in comportamenti illegali.
L’ex portiere ha infatti spiegato che per lui esse rappresentavano un modo per vivere l’adrenalina, sottolineando con fermezza di non aver mai puntato sul calcio, né sulla Juventus né sulla Nazionale, e di non essere mai finito sotto indagine da parte della polizia. Le sue scommesse riguardano il basket americano e il tennis.
Il racconto
In particolare, Buffon ha ricordato due momenti in cui si è trovato sotto i riflettori. Il primo risale al 2006, durante il ritiro premondiale a Coverciano, in pieno scandalo Calciopoli. “Il dirigente Gigi Riva mi chiese avessi fatto qualcosa di sbagliato. Gli risposi con una punta di ironia: ‘Gigi, mi conosci già'”.
Il secondo episodio accade invece nel 2012, poco prima dell’Europea. Buffon fu svegliato in piena notte dalla polizia, che alle 5 del mattino fece irruzione per lo scandalo legato a Domenico Criscito, poi escluso dalla competizione (senza però ricevere squalifiche). Buffon fu anche convocato in procura dove affrontò l’interrogatorio con serenità, sicuro di non aver nulla da nascondere.