Il tennis è azzurro. Dritto e rovescio, uomini e donne. Una settimana fa è toccato alle donne vincere la Billie Jean King Cup, oggi gli uomini si sono ripetuti in Coppa Davis. Che significa? L’Italia è campione del mondo del tennis maschile e femminile. Un successo storico, anche se non si tratta della prima volta in assoluto; altre quattro nazioni hanno raggiunto questo traguardo: Stati Uniti per sette volte, Australia nel 1973, Repubblica Ceca nel 2012 e Russia nel 2021.
Ormai sembra una cosa normale, ma non lo è, assolutamente. Ci sono voluti 47 anni per rivincere la Coppa Davis e ora si bissa immediatamente il successo dello scorso anno. Incredibile, forse meno per le donne che più recentemente hanno dato soddisfazioni grazie allo storico periodo di Errani, Vinci, Schiavone e Pennetta. Ma negli uomini abbiamo vissuto decenni di assoluto anonimato, solo a guardare i vicini europei svizzeri e spagnoli sfornare campioni.
Ma come siamo arrivati a dominare il novembre delle competizioni nazionali? Con la forza mentale di Jasmine Paolini e Jannik Sinner, i volti del nuovo corso italiano. In singolare l’altoatesino ha vinto tutte e tre le sue gare (contro Baez, De Minaur e Griekspoor), mentre la toscana ha vinto due match su tre, lottando da leonessa nel terzo contro Swiatek, in semifinale. Ma si è rifatta nel doppio assieme a Sara Errani, l’amica geniale che tutto chiude a rete. Anche Jannik, nel doppio, ha chiesto aiuto all’amico Matteo Berrettini per mandare a casa l’Argentina. Poi le due finali dominate: Italia-Slovacchia 2-0 per le donne, Italia-Olanda 2-0 per gli uomini. Festa doppia.