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Mister di serie A paralizzato: “Portato al pronto soccorso” | Racconto

Pallone Serie A/ fonte LaPresse- mondosportivo.it

Tragedia totale per il tecnico del nostro campionato, rimasto paralizzato e portato di corsa al pronto soccorso.

Calciatori e allenatori ai nostri occhi sembrano persone fuori dal comune, invincibili e che non possono essere scalfiti da nulla. In realtà però questi sono uomini come noi, e in quanto tali hanno anche loro le loro problematiche.

Anche dal punto di vista salutare infatti questi spesso e volentieri riportano dei problemi, dei quali noi non siamo a conoscenza. Ed è proprio questo ciò che di recente è accaduto ad un tecnico del nostro campionato.

Il mister in questione infatti è rimasto paralizzato, tanto da essere portato con urgenza al pronto soccorso. E qui sono arrivati i tragici responsi.

Una tragedia tremenda per il mister

Tutti durante le partite dell’Empoli in questa stagione si sono accorti che sul volto di Roberto D’Aversa, allenatore della squadra toscana, c’è qualcosa che non va. Il tecnico è purtroppo rimasto vittima di una paralisi facciale nel corso dei mesi scorsi, che lo sta obbligando a vivere in queste condizioni. A parlare di ciò è stato proprio il diretto interessato durante una recente intervista rilasciata ai microfoni di La Gazzetta dello Sport, dove ha spiegato come ha scoperto il tutto e che cosa è successo.

”Mi stavo lavando i denti. La sera prima avevo cenato a Firenze con lo staff. La bocca non rispondeva ai comandi. Nei due giorni precedenti non sentivo i sapori, ma il tampone del Covid era negativo. – A quel punto il tecnico si insospettisce e comincia ad avere paura – Ho chiamato il dottore dell’Empoli, siamo andati al Pronto soccorso e ho aspettato quattro ore gli esami pensando a cose molto brutte. Poi il responso: paresi facciale”.

Roberto D’Aversa/ fonte LaPresse- mondosportivo.it

Le cure e le condizioni del tecnico

Una volta scoperto il problema di cui soffre, D’Aversa ha cominciato a curarsi. Come da lui stesso ammesso, sta assumendo cortisone e integratori per i nervi, con la speranza che la malattia possa risolversi quanto prima. Allo stesso modo però l’allenatore ha spiegato anche come siano stati duri i primi tempi.

”I primi giorni sono stati davvero brutti, di notte dovevo bendarmi l’occhio sinistro perché non si chiudeva. Per un po’ è stato impossibile bere e mangiare”.