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Focus su Gustavo Alfaro | Chi è l’uomo che ha rivitalizzato il Paraguay

Il Paraguay, dopo diverse campagne iridate in difficoltà, sta vivendo una ripresa importante dall’arrivo in panchina di Gustavo Alfaro.

Imbattuto: un aggettivo abbastanza indicativo per descrivere la gestione di Gustavo Alfaro alla guida del Paraguay. Originario di Rafaela (provincia di Santa Fe, Argentina), classe 1962, Alfaro è stato un discreto calciatore in gioventù con la maglia dell’Atletico Rafaela, tra gli anni Ottanta e i primi Novanta.

Nel medesimo club ha cominciato la parabola da allenatore, dopo il ritiro dall’attività all’età di 30 anni. Ha guidato in seguito Patronato, Quilmes, Belgrano, Olimpo. La grande chance al San Lorenzo, nel 2005, fallì miseramente. L’anno dopo fu ingaggiato dall’Arsenal de Sarandí, società in cui si è fatto un nome a livello continentale.

Due quinti posti consecutivi in campionato hanno fruttato altrettante campagne di Copa Libertadores, competizione mai disputata in precedenza. Nel 2007 scrisse una pagina importante del calcio continentale, conquistando la Copa Sudamericana nella finalissima contro i messicani dell’América.

In seguito al passaggio al Rosario Centrál e poi agli arabi dell’Al-Ahli, è tornato in sella all’Arsenal de Sarandì scrivendo una favola entusiasmante nel 2012: il trionfo nel Torneo Clausura della Primera División, con due punti di vantaggio sul Tigre.

Altri trofei con l’Arsenal

Nell’Arsenal de Sarandí rimase in sella fino all’aprile 2014, portando a casa anche una Supercopa e una Copa Argentina. Tigre, Gimnasia La Plata e Huracan le successive tappe, preambolo a una nuova grande opportunità: la panchina del Boca Juniors per l’intero 2019.

Gli xeneizes sono stati l’ultimo club per Alfaro che, dopo 8 mesi senza panchina, ha infine trovato fiducia dalla federazione ecuadoregna che gli ha affidato la Nazionale. Durante la gestione del tecnico argentino, La Tricolor è arrivata ai quarti di finale della Copa América 2021 e ha strappato il pass per il Mondiale in Qatar, dove l’Ecuador non è riuscito a superare lo scoglio del girone A con Olanda, Senegal e i padroni di casa. Nel gennaio 2023 i saluti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rinascimento paraguaiano

Il nostro protagonista si è seduto sulla panchina di un’altra rappresentativa per 9 mesi, dal novembre 2023 all’agosto di quest’anno: la Costa Rica. 11 match, con un bilancio fatto da 5 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Appena 4 giorni dopo la fine del rapporto con i Ticos, Alfaro ha firmato con il Paraguay.

Da allora la selezione biancorossa non ha mai perso, disputando 6 match, portando a casa 3 vittorie e 3 pareggi. “Ora inizia la parte più difficile delle qualificazioni mondiali. Abbiamo dimostrato di essere competitivi, ma teniamo i piedi per terra. Se ci avviciniamo al successo, ci allontaniamo dall’obiettivo“, ha affermato il ct di Rafaela nei giorni scorsi. La Nazionale non si qualifica alla fase finale di un Mondiale da Sudafrica 2010: chissà che con il commissario tecnico argentino non prenda forma un… Rinascimento paraguaiano.