Squalifica decisa per 9 mesi: trema anche Sinner | C’entra ancora il doping
Sentenza pesante riguardante il doping che rischia di sotterrare anche il numero uno del Ranking ATP. Vediamo perché.
Continua il periodo d’oro di Jannick Sinner. Il giovane tennista altoatesino infatti nei giorni scorsi ha conquistato lo Shangai Masters. Dopo aver fatto percorso netto il classe 2001 si è sbarazzato in finale ancora una volta di Novak Djokovic, che pare sempre più al tramonto della sua gloriosa carriera e quasi incapace di reggere il confronto con l’italiano.
Con questo ennesimo successo dunque il 23enne blinda il suo primato nel Ranking ATP. Fino al nuovo anno infatti nessuno potrà levargli questa posizione, anche qualora non dovesse prendere parte ad altri tornei nei prossimi mesi. Un ottimo risultato dunque per lui, che lo fa entrare di diritto nell’olimpo del tennis del bel paese e non solo.
Se dal punto di vista dei risultati le cose per il ragazzo nato a San Candido procedono alla perfezione, ben diversa è invece la situazione dal punto di vista del doping. Il caso che lo aveva visto coinvolto e che sembrava essersi chiuso infatti si è improvvisamente riaperto, e adesso rischia di causare dei seri problemi a Sinner.
Sinner, si riapre il caso doping
Dopo le iniziali accuse riguardanti il doping, Sinner era stato assolto. La colpa è ricaduta sul suo fisioterapista e la vicenda pareva essersi conclusa. Nelle scorse settimane però qualcosa è cambiato. La Wada infatti ha presentato ricorso contro l’assoluzione del tennista italiano, e di conseguenza tutto è tornato ancora in bilico.
Sebbene fino a qualche giorno fa Jannik sembrava comunque molto tranquillo sulla questione, la recente condanna di una collega ha fatto scattare l’allarme più totale. Vediamo perché.
La squalifica della Halep fa tremare Sinner
Nei giorni scorsi una notizia clamorosa ha sconvolto il mondo del tennis femminile. Simona Halep, tennista rumena ed ex numero 1 al mondo, è stata squalificata per ben 9 mesi. La ragazza aveva assunto per sbaglio un integratore, e nonostante abbia fatto ricadere la colpa sulla fisioterapista, il Tas ha deciso comunque di punirla.
Il demerito della Halep è stato quello di essersi affidata appunto ad una professionista incompetente che ha portato dunque all’assunzione della sostanza. Un caso che indicativamente ricorda proprio quello di Sinner (anche se per il 23enne la sostanza era contenuta in una pomata), il quale dopo questa sentenza ha cominciato a tremare: la paura è che dopo il ricorso possa essergli riservato lo stesso trattamento.