Non si gioca in Serie A: deciso lo sciopero | Ok anche degli allenatori
Dopo i calciatori, anche gli allenatori danno la loro opinione a proposito di questo storico sciopero: ecco svelato il perché.
E se ad un certo punto i giocatori decidessero di non scendere più in campo? Le conseguenze di una scelta così drastica non tarderebbero di certo a mancare, con perdite economiche davvero ingenti per tutto il settore. È una questione che al momento sta tenendo banco in tutto il mondo del calcio, ma che non è destinata a finire a breve. Anche perché ora è arrivato persino il sostegno degli allenatori.
A fare una dichiarazione storica in proposito è stato niente meno che un allenatore dalla lunga storia, ovvero Pep Guardiola. L’allenatore del Manchester City si è schierato a favore dei giocatori della Premier League che stanno considerando un possibile sciopero. In suo sostegno è arrivato anche il tecnico del Chelsea, ovvero Enzo Maresca.
Per quale motivo potrebbe essere indetto questo sciopero? Tutto sta nei calendari eccessivamente fitti della Premier League. Un vero e proprio sovraccarico di partite che secondo molti sta avendo effetti negativi sulla salute dei giocatori, oltre che ovviamente sulle loro prestazioni in campo.
Pep Guardiola e Enzo Maresca sostengono lo sciopero dei giocatori
L’allenatore del Manchester City ha espresso la necessità di ridurre il numero di impegni per proteggere la loro integrità fisica e mentale. “Sono abbastanza sicuro che qualcosa deve cambiare“, ha dichiarato, mettendo in evidenza il ruolo chiave dei calciatori nel sistema calcistico moderno.
“Questo business può esistere senza manager, senza direttori sportivi, senza media e senza proprietari, ma senza giocatori non si può giocare”, ha dichiarato Guardiola. Non è nemmeno la prima volta che Guardiola critica un calendario troppo congestionato. Più di una volta il tecnico ha sottolineato la necessità di un approccio più equilibrato che tenga conto delle esigenze fisiche dei calciatori e non solo su questioni commerciali.
Il pensiero di Enzo Maresca
Anche il tecnico del Chelsea ha voluto esprimere la sua opinione simile. L’italiano ha sottolineato quanto i giocatori stiano giocando troppo e siano oggi sottoposti ad un carico di lavoro insostenibile. Dare loro voce è un passo fondamentale per trovare una soluzione, secondo Maresca, motivo per cui sostiene un eventuale sciopero dei giocatori.
Il dibattito è destinato ad avere non poche ripercussioni. Negli ultimi anni, il numero di competizioni ha continuato a crescere imponendo ritmi di gioco sempre più estenuanti.