Era la stessa crema di Sinner: Tennis nuovamente nel caos

Continua a far discutere il caso doping che vede come protagonista il tennista altoatesino e ora ci sono nuovi sviluppi.

Jannik Sinner è di nuovo sotto accusa. Non si placano infatti le polemiche che vedono come protagonista il tennista altoatesino. Al momento al numero 1 nel ranking atp (un risultato incredibile che mai nessun altro italiano aveva raggiunto), Sinner questa estate si è trovato a fare i conti con una situazione non facile, ovvero quella legata allo scandalo doping.

Tutto è stato dovuto a causa di una crema applicata dal fisioterapista di Sinner e che conteneva uno steroide anabolizzante, ovvero il Clostebol. Un utilizzo non volontario di questa sostanza, dunque, e infatti Sinner è stato scagionato dato che ha potuto dimostrare che non era in effetti colpa sua. Tuttavia, non sono comunque mancate le polemiche.

Infatti, sono in molti ad accusare le autorità di tennis ad aver fatto un trattamento di favore nei confronti di Sinner. Un’accusa che adesso arriva anche da Stefano Battaglino, protagonista di una squalifica proprio a causa del Clostebol.

Stefano Battaglino squalificato: che cosa è successo

Il 26enne è stato protagonista di un caso molto simile a quello di Jannik Sinner. Infatti, il farmaco usato dal fisioterapista di Stefano Battaglino è stato lo stesso. Tutto è successo il 14 settembre del 2022 quando in occasione del torneo di Casablanca, in Marocco, il fisioterapista ha applicato una pomata contenente il Clostebol.

Tuttavia, nel suo caso è arrivata la squalifica. La motivazione? Battaglino non è stato in grado di dimostrare il nesso di causalità tra l’utilizzo del Clostebol e l’intervento del fisioterapista. Motivo per cui il Tribunale di Arbitrato Sportivo ha respinto il suo ricorso confermando dunque la condanna: dovrà stare fuori dai campi per ben 4 anni.

Le accuse di Stefano Battaglino contro Jannik Sinner

Una decisione, quella del Tribunale di Arbitrato Sportivo, su cui Battaglino si è espresso in maniera molto dura. In particolare, il tennista 26enne ha sottolineato le similitudini con il caso di Sinner, comparando però la sua squalifica di 4 anni con l’assoluzione da tutte le accuse per l’altoatesino. Secondo Battaglino, la motivazione di tale trattamento diverso sta nella reputazione altissima di Sinner, al momento il numero 1 nel tennis.

Battaglino ha inoltre affermato di essere amareggiato per quella che è la sua reputazione al momento. In particolare, è infastidito dal fatto di essere giudicato come un “dopato“, nonostante non lo abbia mai fatto.