Doping, verdetto definitivo: 4 anni di squalifica | Tennis nel caos
È arrivata la notizia che nessuno si aspettava: la squalifica è davvero importante e sono tutti sotto shock, ecco chi è il protagonista.
Per il mondo del tennis italiano non è un bel periodo. È infatti stata confermata dalle autorità mondiali la squalifica per una giovane promessa di questo sport. Ora dovrà restare lontano dal campo per ben 4 anni, anche se non si escludono ulteriori sviluppi per una vicenda che non appare ben chiara. Di certo c’è che questa notizia è destinata a far parlare.
Il caso di cui stiamo parlando non è quello di Jannik Sinner, senza dubbio la questione che sta tenendo più banco nel corso delle ultime settimane. Il tennista altoatesino è stato scoperto positivo alla sostanza Clostebol, ma si è scoperto essere stata colpa del suo fisioterapista. E così è stato assolto da tutte le accuse, anche se non sono mancate polemiche per il modo in cui le autorità hanno gestito la vicenda, con molti che accusano un trattamento di favore verso il numero 1 al mondo del momento.
Il protagonista della storia di cui parliamo è un suo collega, ovvero Stefano Battaglino, che al momento si trova oltre il numero 500 nella classifica Atp. Si tratta di un caso che ha delle similitudini con quello di Sinner, anche se l’esito è stato ovviamente del tutto diverso.
Stefano Battaglino è stato squalificato: che cosa è successo
A dare la sentenza è stato il Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna, che ha confermato la squalifica che era stata inflitta a Battaglino dall’International Tennis Integrity Agency. Tutto è iniziato nel 2022, durante il torneo di Casablanca, dopo il quale Battaglino è stato trovato positivo proprio al Clostebol.
L’utilizzo di questa sostanza è stato dovuto anche in questo caso dal fisioterapista di Battaglino, intervenuto durante il match contro lo spagnolo Barreto Sanchez. Ha infatti utilizzato una lozione in cui è contenuta questa sostanza, almeno secondo la difesa di Battaglino. Il problema? Il fisioterapista non si è mai presentato per testimoniare.
Le differenze con il caso Sinner
Al contrario di Sinner, Battaglino non è stato in grado di dimostrare il nesso causale tra la positività al Clostebol e il massaggio del fisioterapista. Inoltre, tale sostanza non è al momento in vendita in Marocco secondo le autorità.
A nulla è servito il ricorso presentato da Battaglino per cercare di ridurre la pena a due anni per “mancanza di intenzionalità”. Ora per lui si aspetta un periodo negativo lontano dal campo.