Home » I Pionieri del Calcio “Estate” #4 – Cinque storie da leggere sotto l’ombrellone

I Pionieri del Calcio “Estate” #4 – Cinque storie da leggere sotto l’ombrellone

La nostra rubrica “I Pionieri del Calcio” tornerà a settembre con nuovi contenuti inediti. Per questo mese di agosto abbiamo preparato una edizione “Estate”, in cui vi raccomandiamo la lettura di cinque articoli già pubblicati, da leggere mentre vi rilassate sotto l’ombrellone.

1) Billy Mosforth, l’ala imprendibile che giocò in tutte le squadre di Sheffield
In un calcio molto rude, come era quello pionieristico, era difficile imbattersi in calciatori dal fisico esile. Come sarebbe stato possibile, per loro, avere la meglio su calciatori nettamente più rocciosi? Sarebbe stato come sbattere contro un muro di cemento. Eppure in quegli anni ci fu un calciatore particolarmente “leggerino” – tanto da guadagnarsi il soprannome di Little Wonder (trad. “piccola meraviglia”) – che riuscì a strappare consensi tra i fans e gli avversari. Stiamo parlando di William “Billy” Mosforth, giocatore originario di Sheffield che, durante la sua carriera, riuscì anche a farsi notare con la maglia della Nazionale inglese.
I Pionieri del Calcio – Billy Mosforth, l’ala imprendibile che giocò in tutte le squadre di Sheffield – (mondosportivo.it)

2) Royal Engineers A.F.C., la squadra dei genieri dell’esercito britannico
Nell’anno in cui venne fondata la Football Association (1863), nacque anche un club destinato a sovvertire il modo di intendere il calcio. Stiamo parlando del Royal Engineers A.F.C., squadra composta interamente dai genieri dell’esercito britannico, che sviluppò un’idea diversa rispetto al classico field game che veniva praticato fino ad allora. I Royal Engineers furono i promotori del cosiddetto combination game, basato sulla cooperazione tra i calciatori e su una fitta rete di passaggi anziché sull’individualismo e sul dribbling. Ligi alla disciplina militare, credevano fermamente che soltanto un gioco organizzato potesse essere efficace e, al contempo, divertire il pubblico presente.
I Pionieri del Calcio – Royal Engineers A.F.C., la squadra dei genieri dell’esercito britannico – (mondosportivo.it)

3) Gimnasia y Esgrima La Plata, la prima squadra di calcio argentina
Il calcio fece ben presto breccia in Sud America, grazie alla folta presenza di emigranti inglesi. Soprattutto in Argentina dove, nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, vennero fondate numerose società polisportive. Ma diversamente da ciò che si potrebbe supporre, non fu la capitale Buenos Aires la patria originaria del fútbol. Bensì La Plata, una città istituita solo pochi anni prima dal governatore della provincia (di Buenos Aires) Dardo Rocha. La denominazione della prima società fu “Club de Gimnasia y Esgrima La Plata”, sostanzialmente perché i primi sport praticati furono ginnastica e scherma. Poi, negli anni a venire, il club si dedicò ad altre discipline, tra le quali l’atletica leggera, la pallacanestro, il rugby e il calcio.
I Pionieri del Calcio – Gimnasia y Esgrima La Plata, la prima squadra di calcio argentina – (mondosportivo.it)

4) Charles Miller, il capostipite del calcio brasiliano
Molti si chiederanno: e il Brasile? Qual è stato il momento storico in cui questa nazione ha incontrato per prima volta il calcio, fino a farlo diventare una vera e propria religione? Anche qui, come negli altri paesi del Sud America, veniva inizialmente praticato dai marinai che attraccavano nei vari porti e attendevano di essere imbarcati nuovamente. Ma quando se ne andavano si portavano letteralmente via il pallone. Ecco perché si ritiene che l’introduzione del calcio in Brasile si debba a un ragazzo del posto. Questi si trasferì per qualche anno in Inghilterra per studiare ed ebbe l’opportunità di appassionarsi a questo nuovo sport: una volta tornato, ne riportò i rudimenti alla popolazione locale. Quel ragazzo era Charles Miller.
I Pionieri del Calcio – Charles Miller, il capostipite del calcio brasiliano – (mondosportivo.it)

5) Pietro Lana, l’interista pentito che segnò il primo gol della Nazionale Italiana
Il 15 maggio 1910 rappresenta una data storica per il calcio italiano, allorché venne disputata la prima partita della Nazionale (6-2 alla Francia). Mattatore della partita fu Pietro Lana, giovane mezzala del Milan, autore di una tripletta. Ma al di là delle tre reti realizzate, Lana è finito negli annali per essere stato il primo storico marcatore degli azzurri – quel giorno in maglia bianca, l’azzurro non era stato ancora adottato come “colore ufficiale”: un suo gol, realizzato al 10′ del primo tempo, sbloccò l’incontro contro i transalpini e aprì le danze della goleada.
I Pionieri del Calcio – Pietro Lana, l’interista pentito che segnò il primo gol della Nazionale Italiana – (mondosportivo.it)