Siamo ormai arrivati agli atti finale del torneo di calcio femminile che si è disputato all’interno della rassegna delle Olimpiadi di Parigi 2024 e dobbiamo dire che c’è stata una grossa sorpresa.
Partiamo dai gironi: le squadre che si erano qualificate per la fase finale del torneo erano Francia, Brasile, Spagna, Colombia, USA, Giappone, Canada e Germania, con Colombia e Brasile qualificate come migliori terze ai danni dell’Australia. Già solo a leggere i nomi si capiva che avevamo di fronte una fase finale di tutto rispetto, con varie formazioni stabilmente nei primi dieci posti del ranking mondiale.
I quarti di finale ci avevano già regalato varie emozioni, con il Brasile che ha battuto le padrone di casa della Francia grazie a un gol all’82’ di Gabi Portilho e gli Stati Uniti che hanno ragione del Giappone solo grazie a una rete di Rodman nei tempi supplementari. Le altre due gare sono state talmente equilibrate che si sono risolte ai calci di rigore, con la Spagna che ha ragione della Colombia (decisivi gli errori dal dischetto di Usme e Salazar) e la Germania che batte il Canada (fatali per le canadesi gli errori di Lawrence e Leon).
L’incrocio alle semifinali vedeva da un lato Brasile e Spagna e dell’altro lato Germania e Stati Uniti: da un lato la prima e la nona del ranking, dall’altro la quarta e la quinta. Ebbene il Brasile di Marta dà una lezione di calcio alle iberiche e si impone con un rotondo 4-2 figlio dell’autorete di Paredes a inizio gara e delle reti di Gabi Portilho, Adriana e Kerolin: le spagnole hanno cercato di reagire nel finale innestando l’autorete di Duda Sampaio e segnando con Paralluelo in pieno recupero ma era ormai troppo tardi. Nell’altra semifinale solo una rete di Sophia Smith nel primo tempo supplementare regala la vittoria alle americane contro le tedesche.
Ora Spagna e Germania si sfideranno per il bronzo all’insegna di una sfida che ha il sapore del grande classico europeo, mentre l’oro se lo contenderanno Brasile e USA. Il Vecchio Continente abdica la rincorsa all’oro olimpico di categoria per la prima volta dal 2012, quando a Londra sempre le statunitensi ebbero ragione del Giappone con una doppietta di Carli Lloyd. Oggi Lloyd non c’è ma la nazionale di Emma Hayes ha dimostrato di avere cambiato pelle e di essere ancora estremamente competitiva, mentre delude la Spagna di Montserrat Tomé, con forse la neo-allenatrice Montserrat Tomà che non è stata capace di trovare la quadra giusta. Ma in questa settimana avremo i verdetti ufficiali.