Champions League, andata del 3/o Turno Preliminare: notte amara per Mou. Ok Salisburgo e Slavia Praga
Equilibrio. Questa la parola che, in molti casi, sintetizza al meglio quanto successo in giro per l’Europa nelle serata di martedì e mercoledì, quelle che hanno visto andare in scena le contendenti impegnate nell’andata del 3/o Turno Preliminare di Champions League.
Non mancano i nomi altisonanti, come ad esempio quello di José Mourinho impegnato già nello scorso barrage (dove, non senza fatica, il suo Fenerbahçe ha piegato gli svizzeri del Lugano). Amara la notte di Champions dello Special One, che a Lille vede maturare la sua 1/a sconfitta in gare ufficiali sulla panchina giallonera.
Bruno Génésio schiera il suo Lille con un 4-4-1-1 volitivo ma prudente, con Cabella chiamato ad innescare quel Jonathan David ambito da tanti in Europa; esordio dal 1′ per Saint-Maximin nel Fenerbahçe con il francese a completare il tridente con Džeko e Tadić.
Al 6’ emerge già quello che sarà un elemento decisivo nella serata transalpina: le polveri bagnate di Edin Džeko. Il bosniaco, decisivo contro il Lugano, ha una ghiotta occasione ma la cestina malamente sparando sul fondo all’altezza del dischetto. La luna storta dell’ex-Roma e Inter sarà una ricorrenza all’interno del match; da un suo disimpegno errato nasce, indirettamente, l’azione che porta al traversone che Owyusi devia nella propria porta al 12’ per il vantaggio del Lille.
La gara è godibilissima, le due squadre se le danno come pugili su di un ring; Livaković tiene in gara i turchi con un paio di prodigiosi interventi, Džeko getta alle ortiche altre due nitide occasioni da gol tra 31′ e 32′ (prima sparando su Chevalier in uscita dopo essersi involato solo verso la porta, poi ciabattando malamente con il mancino da posizione favorevole). Il secondo tempo non fa eccezioni, la gara è divertente ed entrambe le squadre cercano la rete; Saint-Maximin ha due belle occasioni ma le spreca, sul fronte offensivo è André di testa a sfiorare il raddoppio.
L’1-1, giusto, arriva al 79’: è Kahveci su punizione a disegnare la palombella che ammutolisce lo Stade de Hainaut. Il pubblico di casa, amareggiato, esplode però di gioia al 91’: è il minuto nel quale il Fenerbahçe conserva malissimo un pallone e, sul rovesciamento di fronte che ne consegue, Zhegrova trova il mancino (deviato) che buca Livaković e regala gara-1 ai francesi.
A dir poco beffarda la zona Cesarini per Mourinho e i suoi ragazzi ma, a parziale consolazione, i gialloneri di Istanbul non sono l’unica compagine beffata nel finale di questa due giorni di Champions. Si pensi alla Dinamo Kiev, inchiodata dai Glasgow Rangers sull’1-1: sul neutro di Lublino gli ucraini passano nella ripresa con il solito Yarmolenko sfruttando un errore degli scozzesi ma hanno il demerito di non affondare il colpo del k.o.. Gli ospiti crescono nel finale di gara e, sull’ultimo traversone della contesa, trovano la zampata dell’ex-Cremonese Dessers che regala un prezioso pari ai Gers a venti secondi dal fischio finale.
Nel finale mette una seria ipoteca su una gara spigolosissima lo Slovan Bratislava, vittorioso per 2-0 sui ciprioti dell’APOEL Nicosia. Come già contro il Petrocub i ciprioti mettono in evidenza una eccellente fase difensiva che per lunghi tratti limita la pericolosità degli attacchi dei padroni di casa; il banco salta a ridosso del 75′ quando Tolić inventa un geniale filtrante per la corsa di Barseghyan che dal fondo mette in mezzo un traversone deviato nella propria porta da Petrović. Spezzato l’equilibrio, la vera sliding-door del doppio confronto rischia di essere il meraviglioso destro a giro con il quale al 93′ Mak scrive un preziosissimo 2-0 in favore degli slovacchi.
Al fotofinish trova un successo preziosissimo anche il Ludogoretz che, finora sempre sconfitto fuori casa (da Dinamo Minsk e Dinamo Batumi), espugna 2-1 il campo del Qarabağ. Deludono gli azeri, che dopo 20 minuti ad altissima intensità e pericolosità sbattono sul Ludogoretz faticando a rendersi pericolosi; gli azeri sprecano due ghiotte occasioni in avvio di ripresa, a differenza dei bulgari che dopo un palo colpito da Caio Vidal trovano il vantaggio con il perentorio colpo di testa di Dinis Almeida sugli sviluppi di un piazzato.
La reazione dei locali è tutta in una pioggia di traversoni, che a ridosso dell’ora di gioco porta anche al pari di Juninho, ma il Ludogoretz continua a difendersi egregiamente a al minuto 86 in contropiede la pennellata di Son sulla testa di Caio Vidal che griffa il blitz bulgaro in Azerbaijan.
Importanti, ma forse risicate nei contorni in rapporto a quanto prodotto, le vittorie di Salisburgo e Bodø/Glimt. Gli austriaci, da quest’anno, sono guidati da Pepijn Lijnders per anni componente dello staff di Klop a Liverpool; l’olandese, alla seconda esperienza in panchina dopo quella infelice al NEC Nijmegen nel 2018, festeggia con un successo l’esordio in Champions grazie alla doppietta del giovane centrocampista danese Maurits Kjærgaard che con un gol per tempo regala gara-1 agli austriaci. Sul gong la rasoiata di Vlap che scrive il 2-1 finale e regala nuova speranza al Twente in vista del return-match. C’è invece lo zampino di Jens Petter Hauge, ex Milan, nell’azione che porta all’autorete di Adrián Diéguez nella sfida tra Jagiellonia e Bodø/Glimt: agli scandinavi gara-1, ma la doppia sfida è ancora in assoluta parità.
Nè vinti nè vincitori in Sparta Praga-FCSB e Malmö-PAOK Salonicco. I romeni continuano a ben impressionare in questi preliminari di Champions e non si esimono dal fare la partita anche in casa dello Sparta Praga: i cechi, nella prima frazione, non vanno oltre un tentativo dell’ex-Sassuolo Haraslin dalla distanza e un colpo di testa fuori di centimetri dello stopper Sorensen. Gli ospiti meritano anche in avvio di ripresa e, fisiologicamente, trovano il gol con l’inzuccata di Dawa sugli sviluppi di corner; a quel punto si destano i locali che, al 78′, trovano il pari (sempre da corner) con il neo-entrato Olatunji a infilare in gol di testa anche per l’approssimativa uscita di Târnovanu.
In Svezia, invece, il Malmö parte forte costringendo il PAOK sulla difensiva ma a fronte della gran mole di gioco prodotta trovano il gol solamente con Jansson; gli ellenici rispondono sul finale di tempo, con la zampata in mischia dell’ex-Metalist Taison. In avvio di ripresa Jansson rischia di ripetersi centrando la traversa, preludio del 2-1 che arriverà comunque con il colpo di testa di Nanasi al 67′; ancora un gol da corner per gli svedesi, che però da calcio d’angolo subiscono il 2-2 di Baba al 75′ che rimanda verdetti più certi al return-match previsto al Toumba di Salonicco la prossima settimana.
Il filone di equilibrio che ha accomunato le gare raccontante sino ad ora è invece spezzato da due nitidi successi, quelli di Slavia Praga e Midtyjlland: i cechi vengono trascinati da Tomáš Chorý, imponente attaccante (199 cm per 102 chili) acquistato quest’anno dal Viktoria Plzeň) autore di una doppietta nel netto 3-1 rifilato ai belgi dell’Union Saint-Gilloise. Il Midtyjlland, invece, si impone con un secco 2-0 sul Ferencváros (orfano di Stanković migrato in Russia alla guida dello Spartak Mosca) grazie a un un gol per tempo ad opera di Buksa (bravo ad approfittare di un tragicomico errore di costruzione dal basso dei magiari) e Franculino in contropiede.
UEFA CHAMPIONS LEAGUE – Andata del 3/o Turno Preliminare
martedì 06/08
Qarabağ (Aze) – Ludogoretz Razgrad (Bul) 1-2
Malmö (Swe) – PAOK Salonicco (Gre) 2-2
Midtjylland (Dan) – Ferencváros (Hun) 2-0
Sparta Praga (Cze) – FCSB (Rom) 1-1
Dinamo Kiev (Ucr) – Glasgow Rangers (Sco) 1-1
Lille (Fra) – Fenerbahçe (Tur) 2-1
Salisburgo (Aut) – Twente (Ned) 2-1
mercoledì 07/08
Slavia Praga (Cze) – Union Saint-Gilloise (Bel) 3-1
Slovan Bratislava (Slk) – APOEL Nicosia (Cip) 2-0
Jagiellonia (Pol) – Bodø/Glimt (Nor) 0-1