Con i ritorni di mercoledì si completa il quadro del 2/o Turno Preliminare di Champions League. Gol ed emozioni non mancano, latitano invece i colpi di scena: staccano il pass per il 3/o turno tutte le favorite dal pronostico, in alcuni casi però dovendo faticare non poco per avere la meglio delle avversarie di turno.
Come da titolo, non stecca il Fenerbahçe di José Mourinho, che però suda le proverbiali sette camicie contro il Lugano di Mattia Croci-Torti che si conferma tra i tecnici più interessanti del panorama calcistico del Vecchio Continente. Il Şükrü Saracoğlu è vestito a festa e ribolle di entusiasmo per la prima casalinga “ufficiale”; al 7′ però Mahmoud ammutolisce il pubblico di casa, facendo partire dal limite dell’area un perfetto collo esterno destro che si insacca dolcemente sotto l’incrocio della porta difesa da Livaković. Corsa, intensità, pressing: davvero encomiabile l’avvio di gara degli svizzeri, che sciupano al 25′ una ghiotta occasione per raddoppiare con Bislimi che impatta male da distanza favorevole.
Passato lo spavento il Fenerbahçe cresce con il passare dei minuti e nella ripresa, complice anche il fisiologico calo degli svizzeri, riprende gli elvetici: è il solito Džeko, di testa, a portare la partita in parità. Al Lugano servirebbe un altro gol per i supplementari; i turchi però ne hanno di più e riescono a controllare la partita andando più vicini al gol degli ospiti, fino a trovare sul gong il gol diSzymański che scrive il 2-1 finale e regala a Mourinho e i suoi ragazzi il pass per la sfida al Lille del 3/o Turno Preliminare.
Vola 3/o turno il Fenerbahçe, così come l’APOEL Nicosia: i ciprioti, dopo l’1-0 dell’andata, eliminano con merito i moldavi del Petrocub impattando 1-1 in trasferta. I moldavi debbono recuperare lo svantaggio ma sono i ciprioti a farsi preferire: troppo attendista il Petrocub, che lascia pallone e iniziativa all’APOEL che però deve rimproverarsi le polveri bagnate. Gli ospiti meritano nettamente ai punti, ma per imperizia e sventura (come in occasione del palo colpito da Dražić) non affondano il colpo ai danni di un Petrocub che nei primi 45 è tutto in una poco pungente punizione di Lungu.
Nella ripresa il copione non sembra cambiare, ma su una delle poche sortite offensive i locali trovano il vantaggio con Plătică che raccoglie una respinta della difesa e dopo aver scambiato con Ambrose scarica una sassata imprendibile sotto la traversa. L’1-0 manderebbe le squadre all’extra-time, ma ha vita davvero breve: cinque giri di lancette e Marquinhos, già match-winner all’andata, servito all’ingresso dell’area di rigore si libera in sombrero di un avversario e incenerisce Smalenea per l’immediato 1-1. Il forcing finale dei moldavi è sterile, il turno lo passa l’APOEL che se la vedrà ora con lo Slovan Bratislava.
Per gli slovacchi la sfida con il Celje si preannunciava equilibrata dopo l’1-1 dell’andata, ma la dura di fatto 16 minuti: quelli che intercorrono tra il calcio d’inizio e lo scellerato retropassaggio di Krefl che, troppo, corto, di fatto innesca la fuga solitaria di Strelec verso la porta avversaria. Vuklišević stende l’ex-Spezia al limite dell’area: rosso diretto per lo stopper del Celje e, non bastasse, Slovan il vantaggio con Tolić che insacca la punizione successiva grazie anche alla complicità dell’estremo difensore degli sloveni Stublar.
Come all’andata un rosso nella prima frazione in favore dei locali. Differentemente dal Celje settimana scorsa, però, lo Slovan fa valere prepotentemente maggior tasso tecnico e superiorità numerica: al riposo si va sul 2-0 per il timbro di Strelec, nella ripresa i locali calano la manita su di un Celje che finisce per sbriciolarsi sul rettangolo verde di Bratislava. Finisce 5-0 una partita senza storia: e dire che la prima occasione nitida della gara era stata proprio degli ospiti, con il quasi autogol di Bajrić.
Come l’APOEL, passa d’autorità il PAOK Salonicco vittorioso in Bosnia sul Borac Banja Luka: a decidere la contesa è Murg al 25’, in una partita nella quale gli ellenici controllano senza troppi patemi i tentativi dei locali di opporsi allo svantaggio.
Più sofferta, ma egualmente meritata, la vittoria dei romeni dell’FCSB in trasferta con il Maccabi Tel Aviv (sul neutro di Budapest). Dopo l’1-1 di Bucarest sono gli ospiti a prendere il pallino del gioco in mano nel return-match, con il Maccabi che imposta una partita di difesa e ripartenza: il primo tempo, frizzante, è a tinte romene più marcate con l’unica occasione nitida che capita sul mancino di Olaru, che poco dopo la mezz’ora chiama Mishpati a un gran colpo di reni su un mancino dai 25 metri.
Il copione non cambia nella ripresa: l’FCSB spinge, ma è poco pungente, il Maccabi difende a oltranza trovando la porta per la prima volta al 72’ quando Zahavi impegna Târnovanu con un destro secco che trova la pronta risposta del portiere romeno. Gli israeliani attaccano pochissimo e, ironia della sorte, vengono puniti su una delle poche sortite offensive: da un “corner corto” giocato malissimo al minuto 90, infatti, il Maccabi si fa trovare sbilanciato da un contropiede romeno brillantemente condotto in tre passaggi dagli ospiti fino al gol di Baetan che al fotofinish regala una meritatissima qualificazione ai Campioni di Romania.
Archiviata la faticosa trasferta in terra ungherese, l’FCSB incrocerà sportivamente le lame con lo Sparta Praga che invece ha vita molto più facile con gli irlandesi dello Shamrock Rovers piegati con due gol di scarto come all’andata. Volano al terzo turno anche Qarabağ, Dinamo Kiev, Jagiellonia, Midtjylland, Bodø e Ferencváros che replicano il successo dell’andata; sconfitte indolore, invece, per Malmö e Ludogoretz.
Si torna in campo tra una settimana, con una serie di piatti sempre di “portate” che da Fenerbahçe-Lille a Rangers-Dinamo Kiev, passando per Sparta-FCSB e Midtjylland-Ferencváros è sempre più accattivante.
CHAMPIONS LEAGUE – Ritorno del 2/o Turno Preliminare
martedì 30/07
Qarabağ (Aze) – Lincoln Red Imps (Gbr) 5-0 17′, 31′ e 44′ Juninho, 66′ Benzia, 72′ Leandro Andrade (and. 2-0)
Petrocub (Mda) – APOEL Nicosia (Cip) 1-1 60′ Plătică (P), 65′ Marquinhos (A) (and. 0-1)
Sparta Praga (Cze) – Shamrock Rovers (Irl) 4-2 29′ Olatunji (SP), 32′ Greene (S), 41′ Ross (SP), 47′ Greene (S), 48′ Sørensen (SP), 70′ Tuci (SP) (and. 2-0)
Fenerbahçe (Tur) – Lugano (Svi) 2-1 7′ Mahmoud (L), 59′ Džeko (F), 90’+3 Szymański (F) (and. 4-3)
TNS (Wal) – Ferencváros (Ung) 1-2 43′ Zachariassen (F), 62′ rig. Rommers (F), 90’+1 Daniels (T) (and. 0-5)
Slovan Bratislava (Slk) – Celje (Slo) 5-0 17′ Tolić, 30′ Strelec, 60′ Mak, 72′ Strelec, 75′ Barseġyan (and. 1-1)
KÍ Klaksvík (Fær Øer) – Malmö (Sve) 3-2 2′ Berntsson (K), 13′ Bolin (M), 59′ Christiansen (M), 65′ e 90’+5 Frederiskberg (K) (and. 1-4)
mercoledì 31/07
Rigas (Lta) – Bodø/Glimt (Nor) 1-3 14′ Ikaunieks (R), 40′ Hauge (B), 82′ Saltnes (B), 88′ Høgh (and. 0-4)
Midtjylland (Dan) – UE St Coloma (And) 1-0 72′ Osorio (and. 3-0)
Maccabi Tel Aviv (Isr) – FCSB (Rom) 0-1 90′ Baetan (and. 1-1)
Partizan Belgrado (Srb) – Dinamo Kiev (Ucr) 0-3 16′ Yarmolenko, 69′ Vanat, 90’+3 Karavaiev (and. 2-6)
Jagiellonia (Pol) – Panevėžys (Lta) 3-1 12′ e 69′ Pululu (J), 84′ Beneta (J), 87′ Gussiås (and. 4-0)
Dinamo Minsk (Blr) – Ludogoretz (Bul) 1-0 37′ Bakhar (and. 0-2)
Borac Banja Luka (Bhr) – PAOK Salonicco (Gre) 0-1 25′ Murg (and. 2-3)