I Pionieri del Calcio – FK Lovćen, la prima squadra del Montenegro
Nel corso della storia la penisola balcanica è sempre stata teatro di rovesciamenti politici considerevoli. Non fa eccezione il Montenegro, che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento ha vissuto un periodo di indipendenza, prima di finire sotto il dominio di altri Stati. Nel 1913 la situazione era instabile: il Montenegro era sì un principato indipendente ma le conseguenze delle guerre balcaniche ne avrebbero, di fatto, minato l’autonomia. In questo contesto di incertezza, quello stesso anno venne fondata la prima società calcistica montenegrina, il FK Lovćen.
I fratelli Luka e Milo Milunović, ideatori del club
Dopo aver soggiornato in Italia per le vacanze estive, i fratelli Luka e Milo Milunović fecero ritorno nella loro città natale, Cetinje, all’epoca capitale del Montenegro. Quel periodo di villeggiatura gli aveva consentito di conoscere da vicino il football, il nuovo sport che ormai stava spopolando in tutta Europa e nel mondo. Gli era bastato poco per innamorarsene, così una volta tornati in patria decisero di attivarsi in prima persona. Intanto commissionarono a un calzolaio della zona, tale Mijatu Bastać, la realizzazione di un rudimentale pallone in cuoio. Cominciarono a giocare nel parco cittadino, anche se in via del tutto informale, senza conoscere le regole.
Il 20 giugno 1913 nacque ufficialmente il FK Lovćen. I fondatori del club furono Luka e Milo Milunović, Aleksa Markuš, Kosto Ćufka, Momir Glamazić, Blažo Gvozdenović, Mijat Bastać, Mihailo Dragović, Radovan Dožić, Lazar Zlatičanin, Jevto Jauković, Vojislav Pekić, Arso Pešukić, Marko Cvjetković, Đuro Spasić, Dušan Popović e Đuro Piletić. Luka Milunović fu eletto primo presidente e capitano. Essendo il primo club calcistico monetegrino, la prima partita mise di fronte la prima e la seconda squadra del Lovćen. Ma già dall’anno successivo nuove compagini cittadine (il Njegoš e il Bogoslovija) sfidarono il Lovćen.
La ripresa dell’attività dopo la fine della Grande Guerra
Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, che vide il Montenegro allearsi con le Potenze Alleate, fermò momentaneamente l’attività del Lovćen. Nel 1919 la situazione socio-politica era radicalmente cambiata: il Montenegro aveva perso la sua indipendenza ed era finito, senza troppi compromessi, sotto il dominio del neonato Stato degli sloveni, dei serbi e dei croati. Lo scenario cambiò anche per il Lovćen, il quale finì per essere controllato dal locale Partito Comunista.
A partire dal 1921 entrò sulla scena un nuovo club calcistico cittadino, il Jugoslovenski šport klub Crnogorac, con il quale nacque un’immediata rivalità. Non solo sul piano sportivo ma soprattutto su quello politico, visto che il Lovćen rappresentava il Partito Comunista e il Crnogorac il partito di governo. Nell’agosto del 1922, il Lovćen giocò due prestigiose partite a Cetinje con, a quel tempo, uno dei principali club del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni: l’Hajduk di Spalato. Perse entrambe in maniera netta (5-0 e 6-0).
Le prime vittorie e i problemi di natura politica
Il primo trofeo conquistato dal Lovćen fu l’Olimpiade Zeta del 1926, una competizione a cui aveva partecipato, senza successo, già nel ’14. In semifinale ebbe la meglio sugli acerrimi rivali del Crnogorac, mentre in finale superò l’Onogošt con un perentorio 2-0. Si confermò anche l’anno seguente, sconfiggendo nell’ordine il Njegoš (7-0), Onogošt (4-2) e 38° reggimento di fanteria (4-0) in una finale a senso unico. Nel ’27 vinse il campionato regionale superando il Balšić e poté così partecipare alle qualificazioni per il campionato della Sottofederazione calcistica di Spalato, anche se la sua corsa si fermò al primo turno. Nel 1928 e nel 1929 il Lovćen vinse altri due campionati cittadini, trovando sulla sua strada i soliti Crnogorac, Balšić e Njegoš.
Gli anni ’30 non rappresentarono un periodo particolarmente felice per il Lovćen. Era un club operario, che raccoglieva i membri del Partito Comunista di Jugoslavia, e per questo venne messo al bando perché ritenuto “dannoso e pericoloso per lo sviluppo dello sport”. Il culmine fu raggiunto nell’aprile del 1936, quando sia il Lovćen che il Budućnost di Podgorica vennero vietati dalle autorità statali. Da quel momento fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale il Lovćen avrebbe sospeso la propria attività, non esibendosi nemmeno in amichevoli informali.
fonti:
– U prilog jubileju F.K.Lovćen (archive.org)
– Istorija: 1913-1936 | FK Lovćen Cetinje (archive.org)