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Simone Cremona: “Djokovic non sbaglia, il padel può superare il tennis e succederà presto”

«Se Djokovic e il tennis devono stare attenti al padel? Io dico di sì». Simone Cremona, giocatore simbolo del padel italiano, numero 109 del mondo e perno indiscutibile della Nazionale che tra pochi giorni scenderà in campo per giocarsi l’Europeo in casa (a Cagliari), non la tocca piano. Un passo indietro: Il giocatore più vincente della storia del tennis, Nole Djokovic, aveva detto in conferenza stampa a Wimbledon «Il tennis stia attento, su uno dei nostri campi da tennis si possono costruire tre campi da padel e presto i club offriranno solo il padel». Una provocazione? Mica tanto. A rispondergli però, è arrivato l’ex coach di Rafa Nadal, Toni Nadal, suo zio: «Non sono d’accordo, è ovvio che il padel abbia successo semplicemente perchè il padel è più divertente». Simone Cremona scende in campo con ‘zio’ Toni in un momento di relax prima della semifinale della Mediolanum Padel Cup di Bari, dove gioca da testa di serie numero uno: «L’abbiamo visto nella tappa di Palermo di questo circuito e la cosa si ripete a Bari, anche alle 13 con un gran caldo come in questi giorni noi abbiamo il piacere di scendere in campo così come ce l’hanno le tante persone che sono qui al Green Park di Bari per seguire le fasi del torneo.E’ incredibile quanto pubblico ci sia con questo caldo, di sabato quando il mare è a due passi. Il punto è che il padel è divertente, allegro, ha ritmo per chi lo gioca e per chi viene a vederlo».

Poi una riflessione sulle differenze di ‘mood’ tra tennis e padel: «Io sono stato un giocatore di tennis non di alto livello e non ho mai visto eventi o circuiti tipo questo della Mediolanum Cup in cui si riuniscono giocatri e giocatrici e si gioca un torneo nel giro di un weekend lungo, durante il quale ci sono poi anche numerosi momenti di svago, dall’aperitivo al relax bordo piscina, tutti insieme, atleti e fan del nostro sport». Una pausa, poi giù di nuovo: «A me piace il tennis, è stato il mio primo amore, ma ha ragione Toni Nadal, il padel ti prende e ti porta in un mondo divertimento e poi è più socializzante, ci si ritrova per l’aperitivo dopo la partita e vanno fortissimo le partite di misto, tra due fidanzati magari, moglie e marito o il ragazzo che vuol far colpo sulla ragazza che gli fa battere il cuore. Il padel porta la vita di tutti i giorni sul campo e abbatte molte barriere in tema di socializzazione». Ecco perchè Djokovic è pessimista. Ma davvero il padel potrà superare il tennis per numero di praticanti, campi e attenzione dei media? Lo scorso dicembre, durante il Premier Padel di Milano, le ricerche su Google con la parola ‘padel’ per la prima volta superarono le ricerche sulla parola ‘tennis’ «Sì, me lo ricordo. La Spagna è il paese di riferimento, la culla mondiale del padel e in Spagna, dopo il calcio nel quale stanno vincendo e tanto ormai da molti anni, il padel è il secondo sport a livello nazionale. E allora sì, non so quanto ci vorrà e non penso moltissimo tempo, ma arriveremo a punto in cui il padel supererà il tennis, ma Nole stia tranquillo perché il tennis non morirà mai».