Il treno europeo dei preliminari di Coppa è ripartito lo scorso martedì, come già anticipato nel pezzo dedicato alle gare di Champions League; il programma, come da tradizione, si è completato nella serata di ieri con le gare di Europa e Conference League.
Il tratto comunque con la Champions League, specie in questa fase della competizione, è l’elemento sorpresa; anche l’edizione appena partita, da questo punto di vista, non ha mancato di stupire.
Il risultato più clamoroso di giornata arriva senza ombra di dubbio dall’Ungheria, dove in Europa League il Corvinul Hunedoara travolge 4-0 a domicilio il Paksi vice-Campione d’Ungheria. Difficile, comprensibilmente, trovare l’incredibilità del risultato (aldilà del margine) agli occhi di molti; la risposta è nella dimensione attuale delle due contendenti in gara ieri pomeriggio al Paksi Stadion.
I locali, infatti, hanno chiuso lo scorso Campionato ungherese alla spalle solamente dell’inarrivabile Ferencváros (6/o titolo consecutivo per le Aquile Verdi); tra i tratti salienti del club magiaro, anche la tradizione che vede il tesseramento di soli giocatori ungheresi. Il Corvinul, invece…gioca nella seconda divisione romena. Ebbene si, il club di Hunedoara (Corvinul prende invece il nome dal castello sito in città) portato alla ribalta europea da Mircea Lucescu negli anni ’80 (con annessa partecipazione alla Coppa UEFA dell’82 dove dopo aver eliminato gli austriaci del Grazer i romeni cedettero al Sarajevo), accusò oltremodo la caduta del regime comunista e il declino dell’industria siderurgica registrando un tracollo che dalla retrocessione del ’92 si trascinò fino al fallimento del 2004; il Corvinul attuale, riacquisito il marchio della società che fu, oggi ha risalito la china fino alla 2/a divisione romena e nella stagione scorsa è riuscito nell’impresa di far propria la Coppa Nazionale guadagnandosi un incredibile pass per l’Europa League.
Insomma, queste premesse rendono l’idea del teorico divario tecnico tra le due squadre all’alba dell’incontro in terra magiara. Vuoi perché i locali la prendono sottogamba, vuoi perché i romeni partono senza timori reverenziali, gli ospiti al 9’ la hanno già sbloccata con bella girata di Buș; la risposta del Paksi, più di pancia che di testa, arriva ma i romeni riescono a contenere i danni. Sul gong del primo tempo la vera sliding-door di partita e (forse) qualificazione: su un rilancio dalla difesa Lenzsér prima è morbido in chiusura su Buș, poi permette a Pîrvulescu di disegnare con tutta calma un traversone dalla sinistra che trova sulla corsia opposta l’inserimento vincente di Lupu che approfitta di un’altra marcatura immaginaria (quella di Szabó) e fa 2-0.
Un gol “da quinto a quinto” che avrebbe esaltato molti in Italia, quello dei romeni; non si desta, invece, il Paksi che incassa il secondo gancio nel momento peggiore della partita, a ridosso dell’intervallo. Dagli spogliatoi il Paksi esce trasformato, ma in peggio: degli ungheresi non v’è traccia alcuna, e un Corvinul ordinato riesce clamorosamente a dilagare tra l’85’ e il 91’ con Lupu che si regala una storica tripletta. Il numero 7 dei romeni prima approfitta di una carambola disgraziata in casa Paksi per insaccare il 3-0, al fotofinish trova poi l’hat-trick che scrive il 4-0 finale. Per l’esterno destro dei romeni una bella storia da raccontare ai nipoti e un pallone autografato, per il Corvinul il pass virtuale per il turno successivo di Europa League contro i croati del Rijeka.
Il Corvinul scrive l’impresa di giornata, ma i romeni non sono l’unica squadra cadetta ai binari di partenza di questa Europa League; il secondo nome, sorprendente per qualcuno, è quello del Wisla Cracovia. Capace di accaparrarsi 13 campionati polacchi (di cui 8 tra il 1999 e il 2011) e contare numerose partecipazioni alle Coppe Europee (memorabile quella dalla Coppa UEFA 2002/2003 dove i polacchi eliminarono il Parma di Prandelli e cedettero il passo alla Lazio agli Ottavi solo cadendo 2-1 in casa dopo il 3-3 dell’Olimpico), il Wisla Cracovia è entrato poi a metà dello scorso decennio in gravi difficoltà finanziarie cui hanno fatto seguito lo smantellamento della squadra e la clamorosa retrocessione del 2021/2022.
L’avvento in società di Kuba Błaszczykowski non ha evitato il disastro al Wisla, che quest’anno parteciperà al 4/o campionato cadetto consecutivo dopo il 10/o posto della scorsa stagione; alloro inaspettato, la Coppa di Polonia ha permesso al Wisla di regalarsi un clamoroso ticket per l’Europa League, che i polacchi hanno sfruttato al meglio piegando 2-0 i non irresistibili kosovari del Llapi. L’eventuale qualificazione regalerebbe ai polacchi una sfida al Rapid Vienna dal sapore d’altri tempi per i supporters del Wisla; difficile che i polacchi possano spuntarla sugli austriaci, ma la parentesi europea del Wisla ha un memorabile retrogusto vintage per chi ne ha assaporato le gesta di fine anni ’90.
Se Wisla e Corvinul tornano in Europa a distanza di anni (decenni nel caso dei romeni), non sono mancate le debuttanti assolute nel giovedì di Europa e Conference League e in molti casi l’esordio in Europa ha coinciso con una memorabile vittoria.
Il Mornar Bar, la squadra dei portuali di Mornar (Montenegro), piega 2-1 la Dinamo Tbilisi: la gara perfetta per i balcanici è, in parte, rovinata dalla rete ospite di Ugrekhelidze che dimezza il gap da colmare al ritorno per la Dinamo. Inferno e Paradiso per i macedoni del Tikvesh: sotto 2-0 contro i più blasonati islandesi dello Stjarnan, i macedoni la ribaltano nel quarto d’ora finale e si regalano una notte da sogno e un piccolo vantaggio in vista del ritorno in terra islandese.
Alla prima in Europa, derby balcanico per i kosovari del Malisheva che ospitano i montenegrini del Budućnost: gli ospiti nel primo tempo sciupano l’inverosimile, e nella ripresa vengono affondati dallo splendido terra-aria di Brruti che da trenta metri pesca l’angolino della porta avversaria. Tra le compagini che l’esordio in Europa lo hanno bagnato con un successo sorridono i gallesi del Caernarforn (2-0 ai nordirlandesi del Crusaders), chiudono i bielorussi dell’Isloch vittoriosi 1-0 sul campo del La Fiorita.
Meno memorabile, ma comunque positiva, la prima europea per l’UNA Strassen (Lussemburgo) che inchioda sullo 0-0 i finlandesi del KuPs. Non indimenticabile, invece, l’esordio per gli sloveni del Bravo sorpresi contro il pronostico dai gallesi del Connah’s Quay; meno sorprendente la sconfitta del Tallina Kalev (Estonia) contro gli armeni dell’Urartu, così come il rovescio in terra svedese del Pafos (guidato dall’ex-assistente di Emery Carlos Carcedo e che tra i quadri dirigenziali può vantare anche Gaizka Mendieta) k.o. per 3-0 in casa dell’Elfbsorg allenato da Oscar Hiljemark.
EUROPA LEAGUE 2024/2025 – Andata del 1/o Turno Preliminare
Botev Plovdiv (Bul) – Maribor (Slvn) 2-1
Elfsborg (Sve) – Pafos (Cip) 3-0
Paks (Hun)- Corvinul Hunedoara (Rom) 0-4
Sheriff Tiraspol (Mld)- Zira (Aze) 0-1
Wisla Cracovia (Pol) – Llapi (Kos) 2-0
Ružomberok (Slk) – Tobol Kostanay (Kaz) 5-2
CONFERENCE LEAGUE 2024/2025 – Andata del 1/o Turno Preliminare
Velež Mostar (Bih) – Inter d’Escaldes (And) 1-1
Floriana (Mal) – Tre Penne (Snm) 3-1
Torpedo Zhodino (Blr) – Milsami (Mld) 2-4
Šiauliai (Lta) – Levadia (Est) 0-2
Bala Town (Wal) – Paide Linnammeskond (Est) 1-2
La Fiorita (Snm) – Isloch (Blr) 0-1
Caernarforn (Wal) – Crusaders (Nir) 2-0
Tallina Kalev (Est) – Urartu (Arm) 1-2
Valur (Isl) – Vllaznia (Alb) 2-2
Bruno’s Magpies (Glb) – Derry City (Irl) 2-0
Malisheva (Kos) – Budućnost (Mon) 1-0
Atlètic Club d’Escaldes (And) – F91 (Lux) 0-1
Partizani (Alb) – Marsaxlokk (Mal) 1-1
Auda (Lta) – B36 (Far Oer) 2-0
Stjarnan (Isl) – Linfiled (Nir) 2-0
Torpedo Kutaisi (Geo) – Tirana (Alb) 1-1
Shelbourne (Irl) – St Joseph’s (Glb) 2-1
Aktobe (Kaz) – Sarajevo (Bih) 0-1
Bravo (Sln) – Connah’s Quay (Wal) 0-1
Liepāja (Lta) – Víkingur (Far Oer) 1-1
Noah (Arm) – Shkëndija (Mkd) 2-0
Tikvesh (Mkd) – Breiðablik (Isl) 3-2
Mornar Bar (Mne) – Dinamo Tbilisi (Geo) 2-1
UNA Strassen (Lux) – KuPs (Fin) 0-0
VPS (Fin) – Žalgiris (Lta) 1-2