L’ultimo week-end di giugno alza il sipario sulla fase più “appetitosa” degli Europei di Calcio in corso in Germania: quella ad eliminazione diretta.
L’onore di tirar su il tendone sul palcoscenico continentale spetta a Italia e Svizzera, di scena alle 18 a Berlino; agevole la qualificazione elvetica nel girone A, al contrario del percorso di un’Italia che senza la perla di Zaccagni al minuto 98 della sfida con la Croazia oggi sarebbe “comodamente” sul divano a gustarsi Svizzera-Croazia. O, più probabilmente, al mare.
Il gol di Zaccagni, dunque. Una delle sliding doors della Fase a Gironi conclusasi lo scorso giovedì. Brutta l’Italia di Spalletti nel primo trittico di partite, ma gli Azzurri sono in buona compagnia: fioccano le insufficienze, infatti, dovendo giudicare le 24 partecipanti alla Fase a Gruppi.
Per Spagna, Austria, Svizzera e Georgia un 8 pieno in pagella. Quasi imbarazzante la manifesta superiorità delle Furie Rosse nei confronti di Italia e Croazia, con gli iberici a superare il girone a punteggio pieno e con la pipa in bocca. Da applausi anche il cammino dell’Austria, 1/a nel girone di Francia, Olanda e Polonia, con Arnautovic e soci impressionanti per qualità, intensità e vocazione offensiva. Simile il commento per la Svizzera di Yakin, a cui solo l’inzuccata di Füllkrug ha negato il 1/o posto nel girone della Germania. Ha del miracoloso la qualificazione della Georgia, alla sua prima apparizione in un torneo per Nazionali; da applausi il lavoro di Sagnol (già anche solo per la presenza in Germania), con il 2-0 sul Portogallo destinato a rimanere tra le pagine di storia più brillante per la selezione caucasica.
Bene la Germania (7,5) in un girone però abbastanza morbido nel quale l’unico scoglio consistente (la Svizzera) ha creato non pochi imbarazzi alla squadra di Nagelsmann. Eccellente anche la Romania (7,5), per molti fuori ai gironi e invece 1/a davanti al Belgio e all’Ucraina che tanti segnalavano come rivelazione del torneo. Bene anche la Slovacchia di Calzona, che si porta a casa un 7 come la Slovenia; altra grande sorpresa di questi Europei, con tre pari i balcanici superano il turno eliminando i “cugini” serbi e croati.
A proposito di Balcani, chiude 4/a ma si prende un bel 6.5 l’Albania di Sylvinho, alla quale era oggettivamene difficile chiedere più di quanto ottenuto: due sconfitte di misura e un 2-2 in extremis con la Croazia. Stiracchiata la sufficienza di Olanda e Turchia, avanti tra luci e ombre come la Danimarca (5,5) incapace di battere Slovenia e Serbia.
Bocciate quasi tutte le grandi, o presunte tali: Francia e Inghilterra, due tra le favoritissime, non convincono per niente e volano agli Ottavi con un 5 in pagella. Male anche Belgio e Italia: 5 per due Nazionali da cui, nonostante il periodo di transizione, è d’obbligo pretendere qualcosa di più. Il Portogallo, qualificato con serenità, supera il girone quasi più per gli sfondoni altrui : 6,5 per Ronaldo e soci.
Delude l’Ungheria di Marco Rossi (5) dopo due ottimi Europei, mentre la Serbia si conferma il solito collage male assortito di belle figurine (5). 5,5 per Repubblica Ceca e Polonia, che pur in un girone duro potevano e dovevano fare meglio. Delude l’Ucraina, sfavorita dalla dea bendata (4/a con quattro punti) ma davvero incosistente nella gara d’esordio con la Romania (poi fatale); chiude la rassegna la Croazia, con un 4.5 sul groppone e la netta sensazione di essere arrivata a fine ciclo.
Ottavi di Finale, dicevamo. Si parte con Italia-Svizzera. Degli Azzurri abbiamo già parlato; dei 270 minuti disputati in terra tedesca solamente i primi 45 minuti con l’Albania meritano la sufficienza. Quanto visto finora non può bastare contro i rossocrociati: la speranza è che il gol di Zaccagni abbia effettivamente fatto da sveglia per i ragazzi di Spalletti. La Svizzera, dal canto suo, ha già fatto piangere l’Italia (vedi Mondiali 2022) e agli scorsi Europei eliminò la Francia di Mbappè facendo poi sudare sette camicie alla Spagna. Yakin e i suoi ragazzi, giustamente, credono all’impresa.
Ad Italia-Svizzera archiviata, sarà il turno di Germania-Danimarca. Occhio a farsi fuorviare dal netto avvio di percorso dei tedeschi, capaci di centrare due successi con avversarie non irresistibili (Scozia, Ungheria). La sfida con la Svizzera, come già menzionato, ha visto una Germania ben più in difficoltà e la Danimarca sembra poter creare ai tedeschi gli stessi grattacapi arrecati da Freuler e co. . Gli scandinavi non hanno incantato ma nella sfida con i tedeschi potranno giocare di rimessa, e un piano di gioco con la difesa a cinque a respingere gli attacchi tedeschi e la velocità di Højlund e Wind in contropiede (con Eriksen a dirigere l’orchestra) sembra avere tutti i presupposti per creare grattacapi ai padroni di casa. Il pronostico di Mondosportivo? Germania avanti a fatica.
Domenica 30 giugno vede in palinsesto Inghilterra-Slovacchia e Spagna-Georgia. Deludente, al limite del soporifero, la Nazionale dei Tre Leoni ha comunque chiuso al 1/o posto un Girone completato da Danimarca, Slovenia e Serbia. Dal 13’ della sfida ai serbi, però, di Inghilterra non se ne è praticamente più vista. Come la Danimarca per la Germania, anche la Slovacchia sembra essere l’avversario perfetto per uno scivolone degli inglesi: priva di stelle, ma terribilmente oliata nei meccanismi e compatta in campo, la squadra di Calzona ha le carte in regola per scrivere uno dei verdetti più clamorosi di questi europei.
Le considerazioni fatte poc’anzi per Inghilterra-Slovacchia, non si applicano invece per Spagna-Georgia. Le Furie Rosse, il cui furore calcistico è ancora impresso sulle ferite che Italia e Croazia si stanno leccando, lascia ben poche speranze alla pur entusiasmante Georgia di Kvaratskhelia e Mikautadze. Lungo il cammino di qualificazione, peraltro, le due Nazionali si sono già incontrate: due vittorie spagnole, con 10 gol fatti e 2 subiti. Insomma, la logica impone un 1 fisso in schedina; vero è, però, anche che la Roja è riuscita di recente a farsi eliminare ai Mondiali da Russia e Marocco.
Arriviamo a lunedì, dove alle 18 in campo scendono Francia e Belgio, entrambe fresche di un bel 5 in pagella relativamente alle tre gare del girone. A parità di voto, la Francia però favorita sui Diavoli Rossi: Mbappé non si è ancora visto a questi Europei, se non a tratti, e di base permette ai Bleus di Deschamps di partire da 1-0. Il Belgio, di contro, ha faticato dannatamente in un girone ampiamente alla propria portata. Il materiale umano ai belgi non manca, è l’amalgama a scarseggiare. Salvo harakiri dei transalpini, davvero difficile pensare che un Belgio in piena transazione possa sgambettare Mbappé e compagni.
Portogallo-Slovenia è il prime-time di lunedì sera. Potremmo copiare e incollare quanto scritto poc’anzi per Inghilterra-Slovacchia, con qualche correttivo. La partita si preannuncia spigolosa, il 4-4-2 di Kek si è dimostrato più granitico di quanto molti non sospettassero alla vigilia; i lusitani, però, sembrano destinati a spuntarla. Troppa la qualità negli uomini di Roberto Martínez (forse una delle incognite di questa squadra) per non sospettare che anche una giocata del singolo non possa indirizzarla in favore dei portoghesi. Ad aiutare gli sloveni, di converso, la totale assenza di pressioni, la buona tenuta difensiva e un invidiabile duo d’attacco (Šeško-Šporar). Oltre, in ultimo, al ricordo dell’amichevole dello scorzo marzo: Stožice Stadium di Lubiana, Slovenia-Portogallo 2-0.
Chiudono gli Ottavi, martedì, due sfide assai affascinanti: Romania-Olanda e Austria-Turchia. La gara delle 18 tra romeni e olandesi parte, a parere di chi scrive, con un 50/50 nel pronostico. I gialloblù hanno gamba, entusiasmo e una batteria di trequartisti niente male; l’Olanda, invece, si conferma capace di tutto e del contrario di tutto come certificano lo 0-0 con la Francia e il 2-3 con l’Austria. Il talento non manca agli olandesi, ma la sfida alla Romania ricorda terribilmente l’Ottavo contro la Repubblica Ceca di Euro 2020: 2-0 per i cechi, motivo per cui un’eliminazione Orange non costituirebbe una sorpresa a parere di chi scrive.
Austria-Turchia promette spettacolo. Gli austriaci di Rangnick arrivano con il vento in poppa agli Ottavi, e a marzo travolsero 6-1 la Turchia di Montella in amichevole. Possibile scheggia impazzita di questa rassegna continentale, anche grazie a un tabellone alla portata, la Nazionale austriaca gode dei favori del pronostico contro una Turchia imprevedibile negli ultimi trenta metri ma troppo poco convincente nei gironi. Lo specchio della differenza tra le due Nazionali si legge anche guardando alla diversa anzianità sull’attuale panchina dei due c.t.: se Ragnick cura la crescita della Nazionale austriaca da due anni, Montella sulla panchina turca è sbarcato meno di un anno fa.
Questa la lettura che le prime due settimane di gare ci suggeriscono. A due ore dal calcio di inizio di Italia-Svizzera, non ci resta che metterci comodi sul divano: gli Europei di Germania entrano nel vivo.