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I Pionieri del Calcio – Józef Kałuża, l’uomo che cambiò il Cracovia

“Posso guidare io il vostro attacco”. Quando Stanisław Mielech e Antoni Poznański, calciatori del Cracovia, udirono quelle parole per poco non si misero a ridere. Di fronte a loro si parava un ragazzino gracile dagli occhietti furbi. Lo squadrarono dalla testa ai piedi, gli sembrava tutt’altro che un giocatore di calcio. Eppure, un po’ per necessità – visto che cercavano disperatamente un attaccante per giocare una partita – un po’ per gioco, assecondarono la richiesta del giovane. L’idea era quella di farlo diventare il loro zimbello. Ben presto, però, si resero conto di avere a che fare con un potenziale campione.

La nascita di una stella

Józef Kałuża era nato nel 1896 ed era cresciuto a Podgórze, un quartiere ritenuto marginale e poco importante dal punto di vista sportivo. In quella partita improvvisata mostrò un talento fuori dal comune impressionando i suoi stessi compagni di squadra, che insistettero affinché entrasse a far parte del loro club. “Quello che stava facendo in campo in quel momento era un capolavoro che non avevamo ancora vissuto” dirà qualche anno più tardi Mielech nel suo libro Gol, falli e fuorigioco. “Ha giocato in modo diverso dal resto di noi. La palla lo ascoltò, appiccicata alla sua gamba. Le sue giocate legavano insieme alle nostre azioni individuali non pianificate e davano loro un significato. Com’era facile segnare gol con lui. Da quella partita in poi, abbiamo acquisito un leader e un promotore delle nostre attività calcistiche”.

All’epoca il Cracovia, oltre a essere il club polacco più antico, era considerato anche il più prestigioso. Eppure l’avvento di Kałuża fu così ciclonico da rovesciare gli equilibri preesistenti. Ad esempio il nazionale austriaco Richard Singer, che fino a quel momento aveva guidato l’attacco con una certa continuità realizzativa, fu costretto a retrocedere a centrocampo per far spazio al nuovo arrivato. In allenamento Józef non si risparmiava mai, mostrava una continua voglia di migliorarsi. A livello atletico si preparava con grande maniacalità: il suo esercizio preferito era il salto con la corda, grazie al quale riusciva a saltare più in alto e giocare bene con la testa, nonostante non fosse molto alto.

Un aneddoto: si racconta che l’allenatore Kożeluch si divertisse a mettere in palio una cioccolata al giocatore che colpiva una parte determinata della porta durante l’allenamento. Józef ci riusciva così regolarmente che raccoglieva tutto il cioccolato e lo esauriva rapidamente. Il tecnico del Cracovia fu così costretto a cambiare questa sua abitudine.

I successi con la maglia del Cracovia e sulla panchina della Nazionale

Con Kałuża in campo il Cracovia modernizzò presto il suo gioco affidandosi a una fitta rete di passaggi rapidi e corti. Józef divenne in poco tempo il perno della squadra. Era un attaccante completo, dotato di tecnica, dribbling e fiuto del gol. Non a caso – anche se le statistiche sono discordanti al riguardo – si dice che avesse segnato più di 400 gol in carriera. Tra l’altro senza mai battere una punizione o un calcio di rigore. Nel 1913 vinse il suo primo trofeo, il campionato della Galizia, e otto anni più tardi riuscì a conquistare il primo storico campionato polacco (laureandosi anche capocannoniere con 9 reti). Parallelamente Kałuża divenne un punto fermo della Nazionale polacca tra il 1921 e il 1928. Da calciatore rimase sempre fedele ai colori del Cracovia. Giocò fino al 1931, quando decise di appendere gli scarpini al chiodo e provare la carriera di allenatore.

Come tecnico si distinse principalmente con la Nazionale polacca, che guidò dal 1932 fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Con lui al timone la Polonia ottenne un onorevole quarto posto alle Olimpiadi di Berlino del ’36 e partecipò alla seconda edizione della Coppa Rimet, in Francia nel 1938. Venne sconfitto sì al primo turno, ma diede ugualmente filo da torcere al forte Brasile, che si impose solamente ai tempi supplementari.

La morte di un mito

Józef Kałuża, l’uomo che aveva cambiato il calcio in Polonia, morì a soli quarantotto anni nel 1944 a causa di una forma di meningite. In quel periodo il paese era già stato occupato dai nazisti ed era impossibile trovare una cura. È sepolto nel cimitero di Podgórze, il quartiere in cui era cresciuto e in cui era nata la sua grande passione per il calcio.

Sitografia:
121 lat temu urodził się Józef Kałuża, legenda Cracovii – blog.sportbazar.pl
Pod stadionem Cracovii stanie pomnik Józefa Kałuży! (wp.pl)
Józef Kałuża. Jak zaczęła się moja przyjaźń z legendą polskiej piłki nożnej? (wyborcza.pl)
Józef Kałuża – Historia Wisły (historiawisly.pl)

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Simone Galli