I Pionieri del Calcio – L’attentato al Café Suizo di Valencia e il ferimento di alcuni calciatori
24 maggio 1920. Appena passata la mezzanotte un forte boato squarcia il silenzio della notte valenciana. Un ordigno è appena esploso in pieno centro, nella Calle de Moratin, all’entrata della sala del domino del rinomato Café Suizo. I muri sono stati crivellati dalle schegge, le finestre del lucernario sono andate in frantumi, le pietre di marmo si sono sbriciolate. A quell’ora nel locale ci sono tanti clienti, l’esplosione li sorprende mentre stanno passando una serata spensierata. Per il momento non sembrano esserci vittime ma si deve fare la conta dei feriti.
Il presunto coinvolgimento di Jesús Estellés Almela, soldato e calciatore
In quei giorni la situazione era incandescente. La città di Valencia si trovava in stato di allarme, visto che c’erano diverse esplosioni e una guardia era stata uccisa poco prima dell’attentato al Café Suizo. Girarono voci sul piazzamento di altri esplosivi e il coinvolgimento di alcuni dei feriti negli attentati che ebbero luogo. In particolare l’attenzione dell’opinione pubblica si concentrò su Jesús Estellés Almela, soldato volontario che, dopo essere stato ricoverato all’ospedale provinciale, venne arrestato per non aver passato la notte in caserma. Questo arresto alimentò le speculazioni circa il suo coinvolgimento.
Il quotidiano cittadino Diario de Valencia scagionò il giovane: “Alcuni colleghi, quando si sono occupati dell’esplosione della bomba nel Café Suizo, hanno parlato dell’affiliazione sindacale del soldato Jesús Estellés, che si trovava sul luogo dell’evento. Sappiamo per certo che questa imputazione è assolutamente falsa. Il soldato Estellés, figlio di una famiglia molto onesta, è un calciatore noto ed entusiasta, che era al Suizo con altri compagni di squadra, che si incontrano lì ogni giorno”. Ma chi era realmente Estellés, “calciatore noto ed entusiata”? E chi erano i compagni di squadra che erano con lui dentro al Café?
Estellés, Tarín, i fratelli Torres e Bautista Francés Valiente
Secondo quanto apprendiamo da un articolo scritto in merito da José Vicente Olmos, che ha indagato sulla vicenda, Estellés era effettivamente un calciatore dell’España FC. Lo testimonia la seguente formazione, ripresa dall’edizione del 19 gennaio 1920 del quotidiano Las Provincias: Alfonso, Garañana, Torres, Valls, Tarín, Feltrer, Zaragozá, Simarro, Canos, ESTELLÉS, Jiménez. La carriera di Estellés non fu particolarmente esaltante, ma sappiamo che vestì la maglia del neonato Valencia FC prima e del Alcodiam poi.
Al Café Suizo c’era sicuramente Hipólito Tarín Tarín, il più conosciuto tra i calciatori presenti, che riportò un paio di ferite alla testa. Di ruolo centrocampista, rimase all’España FC per cinque stagioni (1917-1922) vincendo anche il Campionato Regionale Levantino. Fu compagno di squadra di Estellés anche al Valencia FC, con cui disputò 18 partite ufficiali, e al Alcodiam, ma finì la sua carriera tornando a indossare la casacca dell’España FC. I fratelli José Torres Belda e Ramón Torres Belda, 19 e 22 anni, rimasero invece feriti a una gamba.
A chi andò peggio fu indubbiamente all’unica vittima di quell’attentato, Bautista Francés Valiente. Secondo l’autore dell’articolo citato non è stato possibile verificarne l’identità con certezza, ma avrebbe potuto essere benissimo il centrocampista sinistro Valiente, apparso nella formazione dell’España FC nella cosiddetta Copa Valencia del 1918 in una partita contro il Sagunto.