Proseguono le nostre interviste esclusive nel mondo del calcio e questa volta scambiamo due chiacchiere con Loris Costarella, giovane centrocampista del Lanusei.
Buongiorno Loris, come di prassi qui su MondoSportivo ti chiedo di presentarti brevemente ai nostri lettori.
Buongiorno, mi chiamo Loris Costarella, ho 19 anni, sono di Milano e in questo momento vivo in Sardegna e gioco per il Lanusei calcio.
Come è nata la tua passione per il calcio? Quale è il tuo primo ricordo legato a un pallone?
La mia passione per il calcio me l’ha trasmessa mio papà. Lui mi ha sempre portato a giocare dappertutto, mi veniva sempre a vedere , mi portava agli allenamenti e alle partite e aspettava che finissi l’allenamento, per portarmi a casa. È stato il mio primo tifoso e penso che se la mia passione sia così tanto elevata è soprattutto merito suo.
Il mio primo ricordo legato al pallone? Ricordo che quand’ero piccolino e c’erano le partite in Tv della Juve o della Reggina mi metteva sempre a guardarle con lui. Penso che sia uno dei miei primi ricordi.
Hai cominciato a giocare nel Mazzo a Legnago prima di trasferirti al Macallesi in Seconda Categoria. Cosa ti porti dietro di quella esperienza?
Sono state due esperienze differenti ma molto significative, due realtà che nonostante la mia giovane età mi hanno aiutato ad interfacciarmi nel mondo dei grandi e a confrontarmi con gente più preparata nonostante la categoria, facendomi passare la paura che si può avere nel confrontarsi con i più grandi fin da subito.
Dal Macallesi sei poi giunto al Lanusei in Promozione. Hai avvertito il cambio di categoria e di regione?
Sì, ho avvertito il cambio di categoria, ti devo dire la verità, sarei un ipocrita se ti dicessi il contrario: è cambiato tutto, dal ritmo di ogni allenamento al lavoro che c’è dietro eccetera, ma sono contento di questa scelta e del percorso che sto facendo. Un esperienza che rifarei mille volte.
Leggo che il tuo ruolo è quello del centrocampista. Che tipo di giocatore sei in realtà in campo?
Sono un centrocampista, che però in realtà si adatta alle varie esigenze della squadra, dando il massimo in ogni ruolo che mi viene detto di ricoprire.
Quale è il giocatore che più ti ha colpito in questo inizio di campionato tra i tuoi compagni? Che tipo di campionato ti aspetti?
Guarda te ne cito due, il primo è Andrea Pugliese e il secondo è Agustin Ferrer (tra l’altro con tutti e due ho un rapporto davvero molto speciale sia in campo che fuori). Di Andrea mi ha colpito la sue etica del duro lavoro, la sua dedizione, la sua motivazione nel raggiungere i suoi obbiettivi e soprattutto l’attenzione nella cura dei dettagli, mentre di Agustin mi ha colpito molto la voglia di lottare su ogni pallone, la sua determinazione nonostante sia un po’ più grande di me e soprattutto il piacere che ha di aiutare la squadra nelle varie esigenze ricoprendo ruoli che spesso non sono i suoi. Che campionato mi aspetto? Mi aspetto un campionato di ritorno molto diverso, sperando di toglierci molte soddisfazioni a livello di squadra. Mi auguro che possa accadere tutto ciò perché noi ad ogni allenamento diamo il massimo, mantenendo un livello di agonismo molto alto. Essendo una squadra molto giovane, chiunque per giocare dà il massimo e questa cosa è molto stimolante!
Ultima domanda: cosa vede nel suo futuro Loris Costarella?
Nel futuro di Loris Costarella vedo un ragazzo che lotta per i suoi obiettivi, nonostante le mille difficoltà che ci potranno essere, e soprattutto che non si tira mai indietro, consapevole del fatto che tutte le cose che avrà, sono tutte guadagnate con il sudore e il lavoro e non regalate! Non mi resta che augurarmi il meglio!