Kaarlo e Jarl erano due ragazzi semplici. Accomunati dalla passione per il calcio e dall’attaccamento ai colori della Nazionale finlandese. Quante volte, con grande orgoglio, avevano vestito quella maglia! Chissà quante volte i loro sguardi si erano incrociati in segno di intesa. Si erano sporcati di fango, avevano patito il freddo del gelido inverno. Eppure il rettangolo verde era un luogo sicuro, in cui si sentivano a casa. Ben diverso dal campo di battaglia che, loro malgrado, li avrebbe consegnati alla morte durante la Seconda Guerra Mondiale.
Kaarlo Oksanen, di ruolo difensore, svolse quasi tutta la carriera nel HPS Helsinki, con cui vinse quattro scudetti. Gli esordì, però, erano stati tra le fila del Kullervo Helsinki, un club affiliato alla Finnish Workers’ Sports Federation (TUL). A quel tempo la Finlandia aveva due federazioni: una era appunto la TUL, l’altra la Football Association. Solo gli atleti che partecipavano al campionato organizzato da quest’ultima potevano essere chiamati in Nazionale e infatti Oksanen dovette attendere il 1929 (anno in cui passò all’HPS, membro della FA) per poter esordire con la casacca della Finlandia.
Era un calciatore prestante, ideale per la difesa arcigna che aveva in mente il selezionatore finnico. Giocò con la Finlandia un centinaio di partite, tra il 1929 e il 1937, ma non venne selezionato per le Olimpiadi di Berlino del 1936. Fu quasi contemporaneamente all’addio alla Nazionale cheKaarlo scoprì di avere un altro talento, quello della recitazione. Negli anni ’30 cominciò una carriera da attore, che lo portò a girare quattro pellicole: Nuorena Nukkunut (1937), The Song of the Scarlet Flower (1938), In the Fields of Dreams (1940) e Antreas ja syntinen Jolanda (1941).
Anche Jarl Malmgren aveva giocato prevalentemente nella capitale Helsinki, più precisamente nel HIFK Fotboll. E come l’amico Kaarlo era riuscito, durante la sua carriera a vincere quattro campionati (1930, 1931, 1933, 1936). In quegli anni queste due squadra si spartivano quasi salomonicamente gli scudetti e rappresentavano il meglio che il calcio finlandese potesse offrire. Malmgren era un centrocampista che sapeva abbinare quantità e qualità, dotato di grande carisma.
La sua carriera in Nazionale era cominciata nel 1928 e aveva raggiunto l’apice otto anni più tardi, quando il commissario tecnico Ferdinand Fabra lo aveva designato capitano in occasione delle Olimpiadi del ’36. Il suo bottino totale fu di 31 presenze (di cui 15 con la fascia al braccio) e 7 gol. L’ultimo triennio della sua vita calcistica lo vide indossare la casacca del VIFK, club della città di Vaasa.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Finlandia visse tre momenti differenti, caratterizzati da altrettante alleanze militari. Nel 1939 venne impegnata in una sorta di guerra difensiva (Guerra d’inverno) per fronteggiare l’invasione dell’Unione Sovietica, che solo dodici anni prima ne aveva accettato l’indipendenza. Dal 1941 al 1944, a fianco della Germania nazista e delle potenze dell’Asse contro gli stessi sovietici (Guerra di Continuazione). Infine, nel 1945, la guerra della Lapponia contro i nazisti per contrastarne la presenza.
Il primo a cadere fu Kaarlo Oksanen, il 14 ottobre 1941 nella Carelia orientale, colpito mortalmente durante la sua attività di messaggero. Venne trasportato nel vicino ospedale da campo ma le ferite riportate non gli lasciarono scampo. Jarl Malgren morì quasi un anno più tardi, il 5 giugno 1942, ucciso in azione militare presso Pogost, non molto lontano dove aveva perso la vita il suo ex compagno di Nazionale.