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I Pionieri del Calcio – I numeri da capogiro di Joe Bambrick, cecchino infallibile

L’amore viscerale per il calcio era nato quando era poco più che un bambino. Immerso nei suoi pensieri, il piccolo Joe fantasticava sul suo futuro sognandosi protagonista indiscusso del rettangolo verde. Quanto avrebbe voluto diventare un calciatore! Quanto avrebbe voluto esultare davanti a un nutrito gruppo di supporters! Nella Belfast degli anni ’20 era un sogno proibito, un sogno che solo alcuni giovani potevano cullare. Ma Joe era determinato a perseguire il suo scopo.

La carriera di Joe Bambrick (1905-1983) cominciò nella squadra giovanile dell’Ulster Rangers. Il talento non gli mancava ma era difficile far combaciare la vita da calciatore con quella di operaio del gas. La sua vita cambiò radicalmente nel 1926, quando i dirigenti del Glentoran si accorsero delle sue potenzialità e lo ingaggiarono. Si trattava di un salto di qualità notevole, visto che il Glentoran era una delle migliori squadre dell’intera Irlanda. Joe non si scompose: sapeva che quello era il momento di far vedere di che pasta era fatto. Lo doveva a quel bambino che, sognante, non si era mai arreso. Lo doveva a se stesso.

L’esordio col Glentoran e l’esplosione con il Linfield

Il primo anno con la maglia del Glentoran fu esplosivo. Il 25 settembre 1926 realizzò una doppia tripletta contro il malcapitato Larne. Sei gol che lo fecero entrare subito nella storia del club. La sua vena realizzativa non bastò per spezzare l’egemonia del Belfast Celtic, ma Bambrick mostrò subito di essere un centravanti di grande caratura. L’anno successivo, forte di un bottino di 44 gol in 37 partite, cambiò maglia e passò tra le fila del Linfield. La sua carriera era in ascesa, Joe era temutissimo dalle difese avversarie. Che ne avevano ben donde, visto che Bambrick aveva un incredibile senso del gol e difficilmente sbagliava a tu per tu con il portiere. Gli 81 gol con cui terminò la sua prima stagione con il Linfield furono un dato impressionante e difficilmente ripetibile.

L’annata seguente Bambrick segnò la bellezza di 78 reti stagionali, avvicinandosi così al suo record personale, ma non riuscendo a superarlo. Poi però arrivò la stagione 1929/30, quella dell’incredibile sorpasso, in cui ne segnò addirittura 96! Il Linfield era una macchina da guerra, pronta finalmente a tornare a vincere un titolo che mancava da sette anni. Tutta la squadra giocava per Joe, che si era guadagnato la fama di cecchino infallibile. In campionato segnò la bellezza di 50 gol, più della metà del resto della squadra. E in Coppa d’Irlanda, in finale contro il Ballymena, calò il suo personale poker che sentenziò il definitivo 4-3. Joe continuò a segnare caterve di gol tra il 1930 e il 1935, riuscendo a portare a casa la Irish League e la County Antrim Shields tre volte ciascuna.

La First Division inglese col Chelsea e il ritorno a casa

Al termine della stagione 1935 Bambrick aveva deciso che era arrivato il momento, a trent’anni, di provare a giocare a un livello più alto. Ormai in Irlanda aveva abbattuto ogni record realizzativo, non aveva più nulla da dare. Così si trasferì in Inghilterra e firmò per il Chelsea. La sua prima rete arrivò durante la sua seconda apparizione con la maglia dei Blues, in trasferta contro l’Aston Villa. Alla fine dell’anno il gruzzolo di reti, anche se non paragonabile a quello realizzato in patria, fu comunque molto soddisfacente: 16 in 21 partite.

Per il Chelsea non furono stagioni particolarmente redditizie, terminate tra l’ottavo e il tredicesimo posto. Ma Joe ebbe modo di distinguersi, mostrando le sue qualità di incredibile finalizzatore, anche in un campionato molto più difficile come la First Division. Nel 1938 lasciò Londra e si accasò al Walsall, in terza divisione. Fu la sua ultima stagione da professionista, visto che l’anno seguente fece ritorno in patria per vestire, ancora una volta, la maglia dell’amato Linfield. Nel 1939 appese definitivamente le scarpette al chiodo, mettendo fine a una carriera incredibile.

La carriera in Nazionale: la monumentale prestazione contro il Galles

Parallelamente alla carriera nei vari club, Joe divenne ben presto un punto fermo della Nazionale. Aveva esordito il 22 ottobre 1928 nella gara persa 1-2 contro l’Inghilterra. Ma ciò accadde un anno e mezzo dopo, il 1 febbraio 1930, lo fece entrare di diritto nella storia. Al Windsor Park di Belfast l’Irlanda ospitava il Galles nella prima partita del British Home Championship, una competizione che gli irlandesi avevano vinto solo una volta nella loro storia. Giocoforza tutti si aspettavano una gara complicata. Ma Joe sapeva rendere tutto molto semplice.

Il suo show cominciò dopo appena tre minuti, quando con un rasoterra preciso fulminò il portiere gallese. Gli ospiti abbozzarono una reazione provando a pungere in contropiede, ma a metà del primo tempo Bambrick realizzò il 2-0 con un colpo di testa potente e preciso. Certo, il Galles era un osso duro e, nonostante il doppio vantaggio, i tifosi irlandesi non erano tranquilli. Ma ci pensò ancora Joe a far esplodere la gioia dei supporters di casa, realizzando la sua personale tripletta al 45′, pochi istanti prima che l’arbitro decretasse la fine del primo tempo. La rimonta era difficile, l’Irlanda e il suo bomber erano in giornata di grazia. L’unica speranza per il Galles è che i padroni di casa si sentissero già vincitori. Non successe.

Un paio di minuti dall’inizio della ripresa Bambrick sfruttò un passaggio filtrante e segnò il suo quarto gol, poi si ripeté mettendo a sedere il portiere gallese e segnando a porta ormai sguarnita. Al 55′ un penalty di McCluggage, abituale rigorista irlandese, stabilì il risultato su un tennistico e impensabile 6-0, ma a due minuti dal novantesimo ancora Bambrick, inesauribile, scrisse per la sesta volta il suo nome nel tabellino. Un 7-0 che ancora oggi rappresenta il risultato più schiacciante della Nazionale nordirlandese.