Nell’ultima settimana la Fiorentina ritrova sorrisi, gol e la fiducia che sembrava essere venuta meno in casa gigliata. Dopo il successo contro il Genk, utile a ottenere il passaggio del turno in Conference, la squadra di Italiano supera il fanalino di coda Salernitana esprimendo un’ottima prestazione in campo. Le critiche al gruppo sono state assorbite, meno gioco per vie orizzontali, la Fiorentina cerca di più la profondità e i cross dalle corsie esterne cominciano finalmente a mettere paura tra le maglie delle difese avversarie.
Contro i campani si decide tutto nei primi venti minuti di gioco. La panchina iniziale di giovedì ha fatto bene a Beltran. L’attaccante argentino combatte, pressa, suggerisce e fa da sponda per i compagni e all’8’ è artefice del passaggio che lancia Arthur Melo, atterrato in piena area. L’assenza di Gonzalez, in panchina a riposare, permette al Vichingo argentino di portarsi sul dischetto: trasformazione per il suo primo gol in Serie A. Dodici minuti e a salire in cattedra stavolta è Riccardo Sottil; il suo è un capolavoro balistico, sfrutta il giro a vuoto del proprio marcatore e di destro fa girare la sfera spendendola dove Costil non può arrivarci.
Il resto è tutta accademia. La Salernitana di Inzaghi non trova la reazione necessaria per spaventare i padroni di casa, mentre la Fiorentina gestisce risultati ed energie. L’unico spavento in avvio di ripresa quando Kayode e Milenkovic si dimenticano Ikwuemesi a centro area: l’unica sbavatura della retroguardia fiorentina rischia di costar cara, ma è il legno a negare il gol al nigeriano. In quel momento la Fiorentina capisce che non può concedersi altre distrazioni per evitare di riaprire una gara in pieno controllo. Ed è sull’asse Duncan-Sottil che nasce il terzo gol viola realizzato da Bonaventura, classe ed esperienza sempre al servizio di mister Italiano. Nel finale la solita giostra dei cambi. Quarta entra con lo spirito giusto in partita e difende come se fosse in campo già dal primo minuto; per Nzola invece c’è l’impegno e anche un pizzico di rabbia, continua a latitare la precisione. Tre punti in cascina, pillole di fiducia per i singoli elementi e l’ambiente. Domenica una trasferta delicata contro la Roma, una diretta avversaria nella corsa all’Europa.
Pagelle Fiorentina: Terraciano 6, Kayode 6, Milenkovic 6.5, Ranieri 6, Biraghi 6.5, A.Melo 6.5, Duncan 6.5, Bonaventura 7, Ikone 6, Sottil 7.5, Beltran 7. Dalla panchina: Nzola 6, M.Lopez 6, Quarta 7, Brekalo 6, Kouame 6.