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Allsvenskan, finale al cardiopalma: il Malmö è campione, il Göteborg è salvo

Il Malmö ha vinto l’Allsvenskan 2023, superando, grazie alla differenza reti, l’Elfsborg, con il quale ha duellato praticamente per l’intera stagione. I gialloneri hanno fatto un fine stagione incredibile, inanellando 5 vittorie consecutive, prima di pareggiare, la settimana scorsa, in casa col Degerfors, in disperata lotta per non retrocedere. A quel punto, gli Eleganterna si sono ritrovati davanti ai rivali biancocelesti con 3 lunghezze di vantaggio, ma con la medesima differenza reti. Non essendo previsto lo spareggio, ai rivali Himmelsblått bastava una vittoria, anche di misura, per aggiudicarsi il titolo.

La partita decisiva si è così giocata ieri pomeriggio, alle 15, all’Eleda Stadion in Scania. Ovviamente, stadio esauritissimo, con una buona rappresentanza di tifosi ospiti. Nonostante i divieti, al termine della prima frazione (che si era chiuso sullo 0-0, con un possibile rigore negato all’Elfsborg) sono stati accesi decine di fumogeni, soprattutto da parte dei sostenitori gialloneri. L’attivazione dell’impianto antincendio, presente in tutti i moderni stadi svedesi, ha così provocato la sospensione dell’incontro per circa un’ora.

Quando finalmente la partita è ripresa, al 57′ l’episodio decisivo, con il rigore trasformato da Kiese Thelin (nella foto), dopo un fallo di mano di quelli che vengono puniti con le nuove regole. La partita è poi proseguita, con i padroni di casa vicinissimi al gol con Tahia, che si e visto togliere il pallone dalla porta grazie all’intervento prodigioso di un avversario sulla linea di porta.

A fine partita, grande festa per i campioni e tristezza per gli avversari, come normale che sia. Tuttavia, grande attenzione è stata data al comportamento dei tifosi, soprattutto di quelli ospiti. Il concetto, espresso in un editoriale dal collega Simon Bank di Aftonblådet, è chiaro: il calcio senza tifosi è nulla, ma questi comportamenti potrebbero, a lungo andare, uccidere il calcio. E anche i tifosi, senza quest’ultimo, avrebbero poco da festeggiare.

Altro dramma sportivo finito bene è stato quello del Göteborg che, impegnato a Varbergs, contro la locale squadra già retrocessa, al 90′ si trovava sull’1-1, dopo aver recuperato l’iniziale svantaggio (rete di Zackrisson al 64′) grazie al gol di Kahed, messo a segno 10′ più tardi. Tuttavia, per poter evitare il terzultimo posto, i Blåvitt avevano bisogno della posta piena.

All’89’, Mucolli ha avuto sul piede il pallone della vittoria, grazie a un calcio di rigore, ma lo ha fallito. A quel punto, la squadra che di quella che, 40 anni fa, riusciva a ottenere anche degli allori europei, mantiene solo il nome, sembrava spacciata. A quel punto, l’ultimo guizzo è stato quello di Carlen: 1-2 e salvezza raggiunta.

Sarà così il Brommapojkarna a doversi battere contro l’Utsikten per tentare di mantenere la categoria, conquistata nella passata stagione.