Dal nostro inviato a Lugano (CH)
Per la squadra di Croci-Torti, dopo la sconfitta di Conference League in Belgio, si torna in campionato a caccia di punti contro un avversario difficile, lo Zurigo degli ex Daprelà e Guerrero. Tuttavia, defezioni, stanchezza e anche un po’ di sfortuna costituiscono per il Lugano un muro invalicabile: a passare sono così i tigurini, con due reti nel primo tempo (Okita e Kamberi) e la terza di Marchesano nel finale.
Si parte con un’ingenuità di Espinoza, che passa indietro a Macek ma serve Afriyie: il centrocampista zurighese cerca la profondità e poi serve Conceição sulla destra. Il tiro del numero 27 è diretto sul secondo palo ma Deana risponde da campione, e manda in angolo. Al 14′ passano gli ospiti: bell’azione di Guerrero sulla sinistra, che lascia sul posto Arigoni, si accentra e serve l’accorrente Okita. Il numero 11 biancoblù, tutto solo, non ha difficoltà a piazzare la sfera nell’angolino lontano alla sinistra di Deana, che sfiora la sfera ma senza riuscire a deviarla fuori dai pali. Questo inizio partita è tutto nelle mani degli ospiti, sempre primi su tutte le seconde palle. Vista l’inerzia della partita, è quasi inevitabile, per i bianconeri, incassare anche la seconda rete, al 32′. Traversone dalla sinistra di Guerrero; la sfera spiove in area, Babic la respinge di testa ma colpisce Kamberi, dietro di lui. La palla, dopo essere carambolata sulla fronte del difensore biancoblù, s’insacca così alle spalle di Deana.
Ripresa con Croci-Torti che ne cambia addirittura 4, mentre i tigurini ripartono tenendo il baricentro più basso. I bianconeri ci mettono più grinta, con il supporto della fantasia di Aliseda e Mahou, ma gli ospiti sembrano in gradi di controllare, grazie anche a una certa supremazia sul piano fisico. I padroni di casa sono anche sfortunati: non appena sostituito El Wafi con Nkama si fa male Deana, dopo un intervento miracoloso prima su Okita e dopo su Afriye, che aveva calciato in porta a colpo sicuro. L’estremo difensore del Lugano è costretto a uscire, dopo aver subito un trauma alla mascella, lasciando i suoi in inferiorità numerica. La partita ormai non ha più storia, nonostante gli 8′ di recupero concessi dall’arbitro per l’infortunio occorso al portiere del Lugano. Gli ospiti trovano addirittura la terza rete, poco prima del 90′: a segnare è Marchesano, dopo una bella percussione, ma la sua conclusione è nettamente deviata da Hajdari. In pieno recupero, il palo nega a Belhadj il gol della bandiera per i suoi: Lugano-Zurigo si chiude così 0-3.
LUGANO-ZURIGO 0-3 (0-2)
Lugano (4-4-2): Deana 6.5 (81′ Mai); Arigoni 5, Mai 5.5, Hajdari 6, El Wafi 5.5 (75′ Nkama sv): Espinoza 5 (46′ Steffen 6), Sabbatini 5 (46′ Aliseda 6), Bislimi 5 (46′ Mahou 6), Macek 6; Cimignani 6, Babic 5 (46′ Belhadj 6) A disp.: Berbic; Durrer. All.: Croci Torti 6
Zurigo (3-4-3): Brecher 6.5; Kamberi 6, Katić 6.5, Daprelà 6 (50′ Wallner 6); Boranijsević 6; Conde 6.5, Matthew 6, Guerrero 6.5; Conceição 6.5 (90’+4 Krasniqi sv), Afriye 6.5, Okita 7 (84′ Marchesano 7). A disp.: Kostandinovć; Santini, Hornschuh, Oko-Flax, Rohner, Kryeziu, Hodza. All.: Heriksen 6.5
Arbitro: Schnyder
Marcatori: 14′ Okita (Z), 32′ Kamberi (Z), 88′ Marchesano (Z