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La serata di Beltran, Fiorentina da 8 in pagella

Finalmente Beltran, finalmente una vittoria in Conference League, una serata per dimenticare il passo falso di lunedì scorso e lanciarsi verso la trasferta dell’Olimpico. Quella contro lo sventurato Cukaricki è una partita in cui fioccano le promozioni in pagella, tutto riesce alla perfezione nonostante Milenkovic e Nico Gonzalez in panchina. La partita che serviva all’ambiente e che permette a mister Italiano di gestire in maniera ottimale la rosa.

E pensare che nei primi cinque minuti la gara aveva concesso tutt’altro che sorrisi, perché sono stati i serbi ad andare per primi al tiro, mentre l’infortunio di Kayode gelava il pubblico del Franchi. Invece l’uno-due in rapida sequenza di Beltran era più letale di un morso di un ragno violino. La firma del “Vichingo” in una gara ufficiale viola, un momento tanto atteso, giunto con due marcature di pregevole fattura; il primo gol realizzato con l’esperienza per mandare fuori di giri l’avversario e lanciarsi in porta, il secondo invece con un lob sopraffino sul lancio lungo di un Quarta onnipresente quest’oggi tra difesa e attacco.

Da quel momento è calato il sipario sulla squadra serba che si è fatta notare principalmente per interventi al limite del regolamento: inutile dire che la scellerata entrata di Subotic da cartellino rosso ha ulteriore sbilanciato l’incontro, trasformatosi nella ripresa in un semplice allenamento per la manovra offensiva gigliata. Bravi (quasi) tutti a cominciare dai marcatori. Ikone si è costruito la terza marcatura con le proprie forze, raccogliendo il pallone e calciando di potenza sotto la traversa. Pochi errori per Sottil applaudito dopo la splendida punizione del 4-0: bisogna riconoscergli stavolta una prestazione ordinata, cercato più volte a sinistra e autore di diversi cross interessanti. Quarta è ormai il jolly di questa squadra, difensore robusto, spirito offensivo mai domo, gli manca solo stare in porta in questa stagione. Infine Maxime Lopez, un giocatore che vive all’ombra di Arthur, ma che oggi si è mostrato meno timido di quello visto con il Ferencvaros: si è preso le chiavi del centrocampo dettando i tempi e premiandosi con una rete.

In attesa di conoscere le condizioni di Kayode, i tifosi viola hanno potuto ammirare Comuzzo. Il ragazzo non si è fatto intimorire dall’improvvisa chiamata, ha risposto alla grande primeggiando a destra e trovando subito feeling con i compagni; nella ripresa lo spostamento più centrale gli ha permesso di respirare, concedendo il fascino dell’esordio all’altra giovane novità viola: Pierozzi. L’unica stonatura della serata è purtroppo firmata Nzola. Al festival del gol è mancato il suo nome, mai pericoloso e sempre nascosto tra le maglie avversarie. Italiano gli ha concesso gran parte della ripresa per prendersi una rivincita dalle critiche piovute, non ne ha saputo approfittare e la delusione dello stesso tecnico traspare in conferenza stampa.

Pagelle Fiorentina: Terraciano 6, Kayode s.v., Quarta 7.5, Ranieri 6.5, Parisi 6, Maxime Lopez 6.5, Mandragora 6, Barak 6, Kouame 6, Ikone 7.5, Beltran 8. Entrati dalla panchina: Comuzzo 7, Pierozzi 6, Sottil  7, Nzola 5, Infantino s.v.