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I Pionieri del Calcio – 30 novembre 1872: il primo storico match internazionale tra Scozia e Inghilterra

Da una parte i maestri inglesi, dall’altra i novizi scozzesi. La prima storica sfida tra le due Nazionali appartenenti al Regno Unito ebbe luogo a Glasgow, presso il The West of Scotland Cricket Ground, il 30 novembre 1872. Secondo alcuni quotidiani dell’epoca erano presenti dai 4.000 ai 5.000 spettatori, ma si ritiene più realisticamente che fossero non più di 2.500 unità. Il Glasgow Academical Rugby Club aveva offerto gratuitamente il proprio terreno di gioco, ma la scelta era ricaduta sul The West of Scotland, che ricevette la somma di 20 sterline per l’affitto.

Ore 14.15: le formazioni scendono in campo

Il campo non è in perfette condizioni, visto che la pioggia scesa nella notte lo ha reso un po’ molle. Ma il tempo è ideale per una partita di calcio. Gli scozzesi indossano un camicia blu scura con uno stemma rosso a forma di leone, calzoncini bianchi, calzettoni bianchi e blu; gli inglesi, invece, si presentano in completo bianco. A dirigere il match è lo scozzese William Keay, selezionato anche come calciatore di riserva dai padroni di casa.

La Scozia punta sul blocco-Queen’s Park FC: tutti gli undici effettivi in campo militano nel club più antico e importante del paese. Nel 2-2-6 di partenza troviamo il capitano Robert Gardner in porta; William Kerr e Joseph Taylor in difesa; James J. Thomson e J. Smith a centrocampo; Robert Smith, Robert Leckie, Alex Rhind, Billy MacKinnon, Jerry Weir, David Wotherspoon compongono invece il sestetto offensivo.

L’Inghilterra, invece, è rappresentata da giocatori di otto squadre differenti. Il modulo è il consueto (per l’epoca) 1-1-8. Il portiere è Robert Barker; Harwood Greenhalgh e Reginald Courtenay Welch capeggiano rispettivamente difesa e centrocampo; in attacco ci sono invece Frederick Maddison, William Maynard, John Brockbank, Charles Clegg, Arnold Kirke Smith, il capitano Cuthbert Ottaway, Charles Chenery e Charles Morice.

Regna il massimo equilibrio

Pronti, via. Il primo a tentare la via della rete è il capitano inglese Ottaway, che dopo un bel dribbling ha l’occasione per sbloccare il risultato. La sua conclusione, però, finisce a lato. La risposta scozzese non si fa attendere: Leckie sembra il più ispirato e la difesa ospite è costretta a compiere gli straordinari per limitare le sue giocate. Il gioco scozzese suscita scroscianti applausi dagli spalti, dove il pubblico sembra apprezzare particolarmente lo spettacolo in campo. Nonostante l’affanno, l’Inghilterra non si lascia intimorire dalla veemenza scozzese. Si riorganizza e tenta nuovamente di creare grattacapi, senza però riuscire a scalfire la difesa di casa.

La gara è molto equilibrata. Si susseguono attacchi e contrattacchi. La maestria nel dribbling di Ottaway, applaudito anche dagli scozzesi, è una gioia per gli occhi. Dal canto loro anche Rhind e Weir si fanno notare per la loro intraprendenza. La difesa inglese è sotto pressione, un malinteso tra il difensore Greenhalgh e Ottaway lancia gli scozzesi in campo aperto e solamente il recupero prodigioso del capitano evita il peggio. Gli inglesi hanno una reazione positiva che gli permette di costruire qualche azione interessante. Ma allo scadere del primo tempo è la Scozia a rasentare il vantaggio: la conclusione di Leckie sembra buona, ma finisce di pochissimo sopra il nastro.

All’inizio della ripresa gli scozzesi Gardner e Smith invertono le loro posizioni: quest’ultimo va in porta, il capitano si sistema sulla linea degli attaccanti. Stessa cosa fanno gli inglesi con Barker e Maynard. Non cambia l’inerzia del match, le due squadre si equivalgono e si propongono, a turno, con azioni potenzialmente pericolose. Gli inglesi poggiano sulla classe di Ottaway ma anche sulle qualità degli altri attaccanti, in particolare Clegg, Morice e Kirke Smith. Quando la situazione lo richiede, anche i giocatori più offensivi dei padroni di casa danno una mano in difesa: una collaborazione tra Weir, Rhind, Wotherspoon, Leckie e Kerr chiude gli spazi all’iniziativa inglese. La gara si avvia verso la fine senza che nessuna delle due squadre sia riuscita a scalfire lo 0-0.

Le reazioni dopo il termine del match

Nonostante la partita non registri gol, il pubblico torna a casa soddisfatto dello spettacolo a cui ha assistito. E anche la stampa tributa elogi alle due squadre, seppure sia terminato senza gol. La prima gara internazionale tra Inghilterra e Scozia viene giudicata “una splendida esibizione di calcio nel vero senso scientifico del termine, e uno sforzo molto determinato da parte dei rappresentanti delle due nazionalità per superarsi a vicenda” (Bell’s Life, 1 December 1872). “L’unica cosa che ha salvato la squadra scozzese dalla sconfitta, considerando il potente gioco in avanti dell’Inghilterra, è stato il magnifico gioco difensivo e la tattica mostrata dai loro difensori, che è stata sfruttata anche dagli attaccanti”, sottolinea lo stesso quotidiano.

L’esperimento può dirsi riuscito e sarà il primo passo verso una sfida che diventerà storica. Le due formazioni si erano già affrontate cinque volte in passato, ma quello disputato a Glasgow fu il primo match considerato ufficiale. Il suo carattere internazionale era dato dal fatto che, per la prima volta, la Scozia era infatti composta da tutti calciatori scozzesi. Il foot-ball, finalmente, era pronto ad aprirsi al mondo.