I Pionieri del Calcio – Jørgen Juve, il capocannoniere della Nazionale norvegese
Tutti si aspettano che Erling Haaland diventi presto il capocannoniere all time della Nazionale norvegese. Le qualità tecniche, la prolificità davanti alla porta e soprattutto l’età depongono a suo favore. Tra lui e il record ci sono appena nove gol di differenza. Ma fino a questo momento la prima posizione è occupata da un attaccante che ha fatto le fortune della Norvegia negli anni ’30: stiamo parlando di Jørgen Juve.
Juve leader della sorprendente Nazionale norvegese
Facciamo innanzitutto un excursus storico. Quegli anni la Nazionale norvegese aveva probabilmente la miglior squadra della sua storia. Forte in tutti i reparti, disponeva di un attacco che faceva invidia a molti. Tanta era l’abbondanza nel reparto offensivo, che lo stesso Juve fu costretto a giocare talvolta da terzino o da centrocampista. Eppure nelle 45 partite giocate con la maglia della sua Nazionale, di cui solo metà da attaccante, Juve segnò la bellezza di 33 reti.
Juve era uno dei leader della Norvegia che partecipò alle Olimpiadi del ’36. Gli scandinavi ebbero la sfortuna di trovare sulla loro strada l’Italia, futura vincitrice di della competizione. Ma la vittoria conseguita dagli uomini di Pozzo fu molto sofferta, ottenuta solamente in seguito alla disputa dei tempi supplementari. In più, nei quarti di finale, la Norvegia era riuscita a estromettere la favoritissima Germania padrona di casa. Chiuse con una inattesa medaglia di bronzo ai danni della Polonia.
Gli esordi e l’esplosione nel Lyn F.C.
Jørgen Juve nacque il 22 novembre 1906 a Porsgrunn, una città distante circa 150 km dalla capitale Oslo. La sua carriera era cominciata nel 1923 vestendo la maglia del Urædd; poi, quattro anni più tardi, era arrivata la chiamata del Lyn F.C., una delle formazioni norvegesi più longeve e rinomate ma oggi nobile decaduta. I numeri furono impressionanti: in poco più di dieci anni di militanza i gol segnati superarono le presenze collettive, la sua media realizzativa si attestò 1.04 gol a partita.
L’esordio in Nazionale avvenne nel 1928, nel tennistico 6-0 che la Norvegia rifilò alla Finlandia. Juve non segnò, anche perché venne schierato come terzino destro. Solo un anno più tardi cominciò a giocare nel suo ruolo naturale e i risultati si videro subito. Era un attaccante formidabile, con un un senso del gol impressionante. Le prime reti realizzate con la maglia della Nazionale furono le tre contro l’Olanda nel 1929. Si guadagnò presto l’appellativo di “Nordens senter”, “centro del nord”.
La carriera di Juve dopo aver lasciato il calcio
Jørgen era un ragazzo serio, con la testa sulle spalle. Per lui il calcio era importante, certo, ma non era tutto. Mentre giocava, aveva cominciato l’attività di giornalista sportivo per alcune testate norvegesi. Nel 1931, nel pieno della sua carriera, aveva conseguito la laurea in Giurisprudenza a Basilea, in Svizzera. Quando, nel 1938, appese gli scarpini al chiodo, accettò di sedersi sulla panchina del Bodø/Glimt. Ma continuò contestualmente a occuparsi di cronache sportive.
Nel 1940, al tempo dell’occupazione nazista della Norvegia, Juve stava lavorando per il settimanale Bragd. Ma i rapporti con i governanti tedeschi erano tutt’altro che idilliaci: decise così di lasciare il Paese ed emigrare in Svezia, a Stoccolma. In seguito viaggiò molto e scrisse tre libri sul gioco del calcio. Morì nel 1983, a settantasette anni.
Al di là del record di miglior cannoniere della Nazionale, Juve è ancora oggi amatissimo. Fu insignito del distintivo d’oro, il massimo riconoscimento che un calciatore norvegese può ottenere. E se vi recate nel museo dello storico Ullevaal Stadion di Oslo, potrete trovare esposte le scarpe con cui Jørgen Juve giocò il torneo olimpico del 1936.