Quale sarà il destino della Sampdoria Women?
“Le calciatrici oggi tesserate con la società U.C. SAMPDORIA S.p.a., l’Associazione Italiana Calciatori e l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio manifestano la forte preoccupazione per la situazione della prima squadra femminile, oggi regolarmente iscritta al campionato di Serie A, e dell’intero settore giovanile femminile. Il campionato di Serie A Femminile eBay inizierà tra poco più di un mese e, nonostante le sollecitazioni giunte anche dalle massime istituzioni del calcio, il Club ligure non ha ancora provveduto a convocare le atlete e i tecnici per l’inizio della preparazione pre-campionato, né tantomeno ha provveduto ad organizzare l’attività giovanile e di base nel medesimo settore. Tale situazione porterà con sé gravi conseguenze sia sulla salute delle atlete, sia sulla regolarità della stagione sportiva oramai alle porte; il grave ritardo nell’organizzazione delle sedute di allenamento in preparazione dell’inizio del Campionato esporrà, infatti, le calciatrici ad un maggior rischio di infortuni e pregiudicherà il buon lavoro dello staff tecnico che verrà incaricato per la guida della prima squadra. La speranza e l’auspicio di tutti è quello di veder convocata quanto prima la rosa della prima squadra e lo staff tecnico per l’inizio della preparazione pre-campionato, senza ulteriore indugio e ritardo, onde poter permettere loro di onorare con il consueto impegno la maglia e i colori blucerchiati. Le Calciatrici tesserate per la U.S. Sampdoria S.p.a. Avv. Umberto Calcagno, Presidente AIC. Prof. Renzo Ulivieri, Presidente AIAC“.
Questo comunicato, scritto da AIC e AIAC insieme alla calciatrici della Sampdoria Women, è solo l’ultimo atto di una brutta storia che sta per diventare una bomba nella mani della FIGC e del Dipartimento Calcio Femminile. Bomba che si era innescata qualche giorno fa, per la precisione il 19 luglio, quando la società blucerchiata, con un comunicato ufficiale, aveva dichiarato il proprio disimpegno dal calcio femminile professionistico principalmente per problemi economici.
Da lì ci si sarebbe aspettata una mossa da parte della FIGC per escludere la Sampdoria Women dalla prossima Serie A Femminile e scegliere al suo posto una nuova squadra per la prossima stagione (una tra Lazio e Parma, per esempio). Ma nel corso di queste settimane la massima autorità del calcio italiano ha traccheggiato, sperando in un ripensamento da parte della società ligure, che dal suo canto cercava un imprenditore che si prendesse carico del debito di quasi 2 milioni di euro per la prossima stagione della Sampdoria Women. Imprenditore che, a distanza di 48 ore dalla presentazione ufficiale dei calendari della prossima stagione, non è stato trovato.
Il risultato di questo pasticcio all’italiana è che molte giocatrici della Sampdoria si sono ormai accasate in altre squadre (ultima ma non ultima per esempio Giorgia Spinelli alla Fiorentina) ed ora la squadra si trova a ranghi ridottissimi (sono rimaste circa 14 giocatrici in rosa), senza nessuna certezza per il futuro e il calendario di mercoledì vedrà con ogni probabilità una X al posto del nome del club blucerchiato. Un disastro che si poteva ampiamente evitare e che invece si è deciso di ignorare non si sa bene in nome di cosa. Se questo è l’atteggiamento della FIGC per promuovere il movimento calcistico femminile italiano partiamo male male.