Chi più chi meno, i tre fratelli Bambridge hanno dato qualcosa al calcio pionieristico. Il filo conduttore che li lega parte da Windsor e finisce con la maglia della Nazionale inglese.
Il più grande dei fratelli era Ernest, nato nel 1848. Fu il primo dei tre a rappresentare l’Inghilterra, ma anche quello con la carriera calcistica più breve. Il suo debutto in Nazionale avvenne il 4 marzo 1876, in occasione della quinta sfida contro la Scozia. Per i maestri inglesi fu una vera disfatta, visto che grazie al loro gioco innovativo e frizzante gli scozzesi si imposero per 3-0. Per Ernest fu l’unica presenza con la maglia dei Tre Leoni.
Attaccante di prospettiva, Ernest si distinse più che altro fuori dal campo. Dal 1876 al 1882 fece parte del comitato della Football Association, nel 1882 fu membro del comitato dei Corinthians, l’ultima squadra nella quale aveva militato. Inoltre lavorò per la Borsa di Londra.
Forse il più celebre e capace, calcisticamente parlando. E non solo per le diciotto presenze in Nazionale, condite da undici gol. Charles venne educato presso la St. Mark’s School a Windsor e giocò a calcio con numerose squadre: Malvern College, Windsor Home Park, Streatham, Upton Park, Clapham Rovers, Swifts e Corinthians. Il suo esordio in Nazionale avvenne invece il 5 aprile 1879, in un match pirotecnico che gli inglesi riuscirono a ribaltare dallo 1-4 fino al 5-4 finale. Charles siglò il secondo e il decisivo quinto gol.
Fu il primo calciatore a segnare più di dieci gol con la maglia della sua Nazionale e per otto partite di fila. Questo record venne eguagliato solo nel 1966 da Bobby Charlton. Come il fratello Ernest fu tra i fondatori dei Corinthians e partecipò al comitato della Football Association.
Il più fantasioso dei fratelli Bambridge, come vedremo, prediligeva il ruolo di ala destra. Anche lui frequentò la St. Mark’s School a Windsor e cominciò a giocare a calcio nella squadra locale, la Windsor Home Park. Nella sua carriera vestì le maglie di Clapham Rovers, Berkshire e Corinthians prima che un brutto infortunio mettesse fine, precocemente, alla sua carriera. Le sue apparizioni in Nazionale furono 3: debuttò il 26 febbraio 1881 nella sfida contro il Galles, persa per 0-1.
Quasi tre anni più tardi, il 23 febbraio 1884, riuscì a entrare nel tabellino dei marcatori di Inghilterra-Irlanda, terminata con un nettissimo 8-1. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo cominciò a girare il mondo e a studiare arte. In particolare si distinse nella pittura.