È terminata la prima giornata della fase a gironi dei Mondiali Femminili di calcio 2023 che si stanno disputando in Australia e Nuova Zelanda e credo sia il caso di fare un piccolo riepilogo di quello che è successo in questi giorni per capire cosa potrebbe succedere nelle prossime ore.
Partiamo innanzitutto dal presupposto che o il livello generale mondiale si è notevolmente alzato oppure le squadre più titolate hanno perso di qualità in questi ultimi quattro anni: lo evidenziano a mio avvio le prestazioni per esempio della Francia contro la Giamaica (che non è andata oltre il pari) e dell’Inghilterra contro Haiti, con le inglesi che hanno vinto di misura grazie a un rigore contro un avversario molto meno quotato e titolato, soprattutto dopo avere disputato un Europeo fenomenale disputando una delle più belle finali che io abbia mai visto.
Tra queste vittorie di misura e questi pareggi inusitati tre squadre, a mio avviso, hanno brillato: gli Stati Uniti, il Giappone e la Spagna. Ad entrambe le formazioni è bastato un tempo per avere ragione delle malcapitate avversarie (in questo caso Vietnam, Zambia e Costa Rica): le americane (che hanno trovato in Sophia Smith un terminale d’attacco micidiale) e le giapponesi (con una Hinata Miyazawa in versione deluxe) hanno messo in campo un abile mix tra esperienza e gioventù mentre le spagnole hanno dalla loro la forza di due blocchi conrtapposti, Barcellona e Real Madrid, con la giocatrice secondo me al momento più forte al mondo, Alexia Putellas, che fa girare la squadra alla perfezione.
Per il resto, vediamo cosa ci diranno le prossime giornate, anche se c’è da dire che le prime gare del Gruppo A hanno mostrato come questo sia un Mondiale senza un apparente padrone al momento, visto che la Nuova Zelanda ha perso contro le Filippine. Ma credo fermamente che nelle prossime gare arriveranno tante altre sorprese.