Il saluto di Malagò all’assemblea FIP
Il presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto durante le prime fasi dell’Assemblea generale della Federazione Internazionale Padel, in corso a Roma, dopo l’introduzioni iniziale del presidente della FIP Luigi Carraro e il saluto ai delegati dei Paesi presenti nel Salone d’Onore del Coni, luogo simbolo delle più importanti attività del Comitato Olimpico Nazionale e dello scenario sportivo mondiale. “E’ un grande piacere essere qui, in questa sala iconica e piena di simboli dello sport – ha esordito il numero uno dello sport italiano – nella quale tutte le discipline sportive sono egualmente rappresentate, attraverso una storia di grande prestigio che racconta come l’Italia sia un grande Paese in campo sportivo, con una grande tradizione”. Poi Malagò si è rivolto alle Federazioni nazionali presenti: “Oggi si tiene l’Assemblea generale della Fip e sono qui per portarvi una testimonianza diretta: per 20 anni sono stato presidente di un famosissimo club a Roma, il circolo Aniene – ha ricordato Malagò – E siamo stati noi a portare per primi il padel in Italia. E non solo: tutti i più importanti giocatori hanno giocato lì”, ha sottolineato il numero uno del Coni, riferendosi ai successi dell’Aniene in campo nazionale, campione in carica nella Serie A italiana sia maschile che femminile.
Malagò si è poi rivolto direttamente al presidente Carraro: “Dobbiamo riconoscere l’incredibile lavoro del vostro presidente, che ha messo emozione ed entusiasmo nella promozione della disciplina. Quello che abbiamo visto accadere col padel non è mai successo in altri sport: ero a Cracovia per i Giochi Europei, nei quali l’Italia si è comportata benissimo, e ho parlato con gli altri presidenti dei Comitati Olimpici. Abbiamo discusso del padel, abbiamo visto con i nostri occhi la forza di quello che sta accadendo nel padel”. Malagò conclude con una battuta dedicata al segretario generale del Coni Carlo Mornati, che spiega bene quanto il padel sia nel tessuto quotidiano degli italiani: “Devo dire che non abbiamo alcun problema con il padel, tranne uno: quando cerco il mio Segretario generale e non lo trovo, mi rispondono che sta giocando a padel. Ecco, questa è l’unico aspetto negativo del vostro sport: mi porta via spesso il mio principale collaboratore!”, ha concluso il numero uno del CONI scatenando l’ilarità generale