Magari nel diciannovesimo secolo Clapham non era – come invece lo è oggi – uno dei quartieri di Londra più alla moda. Ma ci abitava comunque la classe medio-alta, composta da mercanti, banchieri, architetti e avvocati. Nel 1869 questi professionisti avevano fondato una squadra, i Rovers, che giocava uno sport “ibrido”, un mix tra calcio e rugby. Era scritto addirittura nello statuto: una settimana sarebbe toccato al calcio, la successiva al rugby e così via. I Clapham Rovers erano quindi una anomalia, anche in tempi in cui non c’era ancora la netta distinzione tra i due sport citati.
Il 25 settembre 1869 i Rovers disputarono la prima partita di calcio della loro storia sconfiggendo, a sorpresa, una squadra ostica ed esperta come gli Wanderers. Due anni più tardi si presentarono per la prima volta in FA Cup: ebbero la meglio su Upton Park per 3-0, ma al secondo turno si arresero agli stessi Wanderers, futuri campioni di quell’anno). Man mano che gli anni passavano i Rovers erano sempre più consapevoli delle loro doti e, vista la competitività messa in campo sia nel calcio che nel rugby, decisero di differenziare le due attività.
Dopo aver ottenuto un paio di buoni piazzamenti (su tutti la semifinale raggiunta nel 1873-74), il Clapham Rovers raggiunse la prima finale della sua storia nel 1878-79 ma gli Old Etonians si imposero per 1-0. La vittoria fu solo rimandata, perché l’anno successivo i Rovere riuscirono a battere Oxford University. A segnare il gol-vittoria fu Clopton Lloyd-Jones, che già nel primo tempo aveva tentato, senza successo, la via della porta.
Oltre al gallese Clopton Lloyd-Jones il Clapham poteva schierare giocatori di grande talento, che si erano (o si sarebbero) distinti in altri ambiti. In primis un portiere di grande efficacia come Reginald Birkitt, che aveva giocato a livello internazionale per l’Inghilterra sia a calcio che a rugby. C’erano poi Robert Ogilvie, che lavorava al Lloyds di Londra, Norman Bailey, avvocato di successo. Senza dimenticare Arthur Stanley, tennista di alto livello, e Edward Ram, acquarellista e architetto.
Purtroppo il Clapham finì per essere una meteora. La stagione successiva si presentò ai nastri di partenza della FA Cup con l’etichetta di “squadra da battere”: ma nonostante lo strabordante 15-0 contro il malcapitato Finchley nel primo turno e un cammino positivo, la sua corsa si fermò ai quarti di finale per opera degli Old Carthusians, futuri vincitori della coppa. La parabola dei Rovers scivolò verso l’anonimato, fino a spegnersi definitivamente nel 1914, anno in cui il club annunciò di fermare momentaneamente l’attività in concomitanza con lo scoppio della guerra. Finito il conflitto, non riemerse più dalle ceneri.