Verso Australia 2023 – Le Nazionali partecipanti: Australia
Manca sempre meno al via dei Mondiali Femminili di Australia e Nuova Zelanda 2023 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso per il calcio in rosa: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca all’Australia.
PRECEDENTI NEI MONDIALI – Qualificata come nazione co-organizzatrice della fase finale, le Matildas, guidate dal tecnico Tony Gustavsson, sono all’ottava partecipazione alla fase finale di un Mondiale, arrivando per tre volte ai quarti di finale nel 2007, 2011 e 2015.
IL PERCORSO VERSO AUSTRALIA 2023 – Come detto sopra, le australiane sono qualificate di diritto come nazione co-organizzatrice della fase finale del Mondiale e sono nel Gruppo B insieme a Irlanda, Nigeria e Canada. La capocannoniera della squadra è Lisa de Vanna, attaccante del Melbourne Victory con all’attivo 47 reti in 147 partite.
DIFESA – Pochi dubbi sull’assetto difensivo: solida difesa a quattro guidata dal portiere Mackenzie Arnold del West Ham, con centrali il totem Clare Polkinghorne del Vittsjö GIK e Aivi Luik dell’Hacken, mentre sugli esterni troveremo Ellie Carpenter del Lyon e Charlotte Grant del Vittsjö GIK. Prima riserva sarà quasi sicuramente Courtney Nevin del Leicester.
CENTROCAMPO – Il centrocampo dovrebbe essere a quattro, con perni centrali Tameka Yallop che gioca in Norvegia nel Brann e Katrina Gorry che gioca in patria, nel Brisbane Roar. Sulle fasce dovrebbero agire Kyra Cooney-Cross che gioca nell’Hammarby IF e Alex Chidiac che milita negli Stati Uniti nel Racing Louisville, anche se non è da disdegnare l’utilizzo in fase più arretrata dell’attaccante Hayley Raso del Manchester City.
ATTACCO – La coppia di attaccanti si basa su Sam Kerr, capitano della squadra e stella del Chelsea, che sarà affiancata molto probabilmente da Mary Fowler del Manchester City, con Larissa Crummer del Brann pronta a subentrare.
IL COMMISSARIO TECNICO – Tony Gustavsson è il il tecnico della Nazionale Femminile Australiana. Ex attaccante, è famoso per aver portato il Tyresö FF a disputare la finale della Women’s Champions League nel 2014 e per aver vinto due Mondiali nel 2015 e nel 2019 come assistente.
LA STELLA – Impossibile non citare Sam Kerr come stella di questa nazionale: l’attaccante 29enne attualmente in forza al Chelsea ha segnato ben 63 gol in 120 partite indossando la maglia della nazionale nelle varie categorie, mentre con le squadre di club ha siglato ben 240 reti in 346 partite. Il suo palmares parla per lei: sarà il nemico numero uno delle difese avversarie.
PUNTI DI DEBOLEZZA – La nazionale australiana arriva a questa manifestazione con un giusto mix tra esperienza e gioventù, guidata da tre pilastri come Kerr, Yallop e Polkinghorne. Le Matildas hanno un punto di debolezza forse nella scarsa vena realizzativa, se si vanno a confrontare le reti segnate da Kerr contro quelle segnate da tutte le sue compagne di reparto. In caso di giornata storta dell’attaccante del Chelsea potrebbero essere dolori.
FORMAZIONE TIPO – (4-4-2): Arnold (Williams); Carpenter, Polkinghorne, Luik (Nevin), Grant; Cooney-Cross, Yallop, Gorry, Chidiac (Raso); Kerr, Fowler (Crummer).
OBIETTIVI E PROSPETTIVE – L’obiettivo minimo delle Matildas è sicuramente quello di fare meglio rispetto al Mondiale scorso dove si fermarono agli ottavi di finale. Giocare i quarti, sospinte dal proprio pubblico, costituirebbe un buonissimo risultato per la truppa di Gustavsson, che ha davanti a sè un girone assolutamente abbordabile e un probabile ottavo contro Inghilterra o Danimarca, primo vero banco di prova.